Maire Tecnimont, prove di rialzo
Maire Tecnimont in moderato rialzo ieri. Il titolo ha guadagnato lo 0,21% a 3,806 euro dopo aver oscillato tra 3,758 e 3,84 euro. La società ha annunciato il lancio di un prestito obbligazionario non convertibile Senior Unsecured Sustainability-Linked a tasso fisso, con un controvalore previsto tra 120 e 200 milioni di euro.
Questa emissione rappresenta la seconda operazione obbligazionaria per Maire, la cui durata sarà di 5 anni con possibilità di rimborso anticipato a partire dal terzo anno.
Il tasso di interesse fisso, ancora da determinare, sarà non inferiore al 6% annuo, con riconoscimento semestrale. Questo passo rientra nel quadro della strategia di sostenibilità dell'azienda, con l'obiettivo di ridurre le emissioni di CO2 e contribuire agli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite.
In caso di mancato raggiungimento di specifici obiettivi di decarbonizzazione entro il 2025, il tasso di interesse aumenterà fino a un massimo dello 0,50%.
I proventi netti dell'offerta saranno utilizzati principalmente per il rifinanziamento dell'indebitamento esistente, e potranno anche essere destinati a finalità aziendali generali. L'offerta del bond sarà avviata nel mese di settembre 2023, con la partecipazione di Banca Akros, Equita Sim e Pkf Attest Capital Markets in qualità di joint bookrunner e Equita Sim S.p.A.
come placement agent.
Maire Tecnimont ieri ha consolidato i guadagni fatti dopo la rottura della resistenza a 3,76, massimo del 27 luglio. Fino a che i prezzi rimarranno al di sopra di questi livelli le attese saranno in favore del ritorno sul massimo di marzo a 4,28 euro.
Resistenza intermedia a 4,11/12 euro.
Sotto area 3,75 rischio invece di un test a 3,54 della linea che unisce i massimi di marzo e di aprile, superata al rialzo il 29 agosto e che ora potrebbe funzionare da supporto. La violazione di quei livelli comporterebbe discese almeno fino a 3,20 euro.
Tamburi debole dopo i dati
Tamburi debole dopo i dati.
Il titolo ieri ha ceduto il 2,38% a 8,6 euro. In prezzi hanno oscillato tra 8,58 e 8,85 euro. Il gruppo industriale Tamburi ha riportato un utile netto consolidato pro forma di 64,6 milioni di euro nel primo semestre, in crescita rispetto ai 22 milioni dello stesso periodo dell'anno precedente.
La società ha chiuso il semestre con un patrimonio netto di 1,37 miliardi di euro, dopo distribuzioni di dividendi per circa 21,7 milioni di euro e acquisti di azioni proprie per ulteriori 9,7 milioni.
La posizione finanziaria netta è risultata negativa per circa 480,2 milioni di euro, rispetto ai circa 419,3 milioni al 31 dicembre 2022.
Nel corso del primo semestre, il gruppo Tamburi ha effettuato investimenti in equity per 72,9 milioni di euro, acquistato azioni proprie per 9,7 milioni e realizzato disinvestimenti diretti per 85,4 milioni.
Le azioni proprie in portafoglio al 30 giugno 2023 rappresentavano il 9,516% del capitale sociale, salite al 9,826% al 11 settembre 2023.
Tamburi: il quadro grafico
Il ribasso delle ultime ore ha riportato i prezzi verso i minimi della settimana scorsa, a 8,53 euro.
Solo discese sotto questo supporto potrebbero comportare il test a 8,46 della media mobile esponenziale a 200 giorni, sostegno già toccato dai prezzi il 18 agosto.
Con la violazione della media diverrebbe probabile la ricopertura del gap del 21 marzo con base a 7,74 euro.
Per rilanciare l'uptrend servirebbe la rottura del massimo del 16 agosto a 8,83, resistenza già testata il 31 agosto e il 12 settembre. Al di sopra di quei livelli target a 9,20 euro.