Maersk, il gruppo danese leader nel commercio mondiale, sta attuando una massiccia riduzione del personale che coinvolgerà 10.000 dipendenti. Questi tagli sono necessari per proteggere la redditività del gruppo, considerando che il mercato navale si prevede in contrazione, seppur in misura inferiore rispetto alle stime precedenti.
Il Ceo Vincent Clerc ha annunciato che le misure per ridurre il personale sono già in corso e che 6.500 dipendenti sono già stati licenziati. Queste misure mirano a ridurre i costi del personale e dovrebbero permettere un risparmio di 600 milioni di dollari. Clerc prevede che il settore rimarrà sotto pressione nei prossimi due o tre anni.
Dopo aver registrato profitti record nel 2021 e 2022, grazie alla forte domanda di beni di consumo durante la pandemia e alla scarsità di navi disponibili, le compagnie di navigazione stanno ora affrontando un brusco calo dei guadagni.
Nel corso di quest'anno, la crescita economica globale si è rallentata e le aziende stanno utilizzando le scorte esistenti anziché trasportare nuove merci in Europa e negli Stati Uniti. Allo stesso tempo, c'è un eccesso di navi disponibili sul mercato.
Nel terzo trimestre, l'Ebitda di Maersk è diminuito dell'80% a 1,88 miliardi di dollari, in linea con le previsioni degli analisti. Secondo Maersk, il commercio mondiale di container subirà probabilmente una diminuzione tra lo 0,5% e il 2% quest'anno, una stima più positiva rispetto alla precedente previsione di una contrazione tra l'1% e il 4%.
Maersk si sta preparando per un periodo difficile cercando di garantire contratti a lungo termine con i suoi principali clienti per mitigare la volatilità delle tariffe e sta diversificando il suo business, includendo la logistica dei container terrestri, dove i margini di profitto sono tradizionalmente più alti rispetto al settore marittimo.
(Redazione Traderlink)