La settimana ha iniziato in modo positivo alla Borsa di New York, in previsione del meeting della Federal Reserve e della nuova ondata di risultati trimestrali, tra cui spiccano Meta Platforms, Microsoft e Alphabet. Il Dow Jones ha registrato un incremento dell'0,1%, l'S&P 500 dello 0,2% e il Nasdaq Composite dello 0,3%.
Tra i titoli di spicco troviamo Chevron, che ha guadagnato il 2%. Il gigante del petrolio ha presentato un aggiornamento sulla performance del secondo trimestre, con un eps rettificato di 3,08 dollari, leggermente superiore al consenso di FactSet di 2,97 dollari. Nonostante ciò, si tratta di una forte diminuzione del 47% rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso, e inferiore ai 3,55 dollari del primo trimestre.
La società ha attribuito questo calo alla diminuzione dei prezzi del petrolio. Tuttavia, ha sottolineato che ha raggiunto una produzione record nella regione del Permian Basin, la più produttiva degli Stati Uniti in termini di output petrolifero. Inoltre, ha annunciato che il CFO Pierre Breber lascerà l'azienda dopo 35 anni e verrà sostituito nel marzo 2024 da Eimear Bonner, l'attuale Chief Technology Officer.
American Express ha invece registrato un calo dell'1,5% dopo che Piper Sandler ha abbassato il rating del titolo a "underweight". Il gruppo dei data center Applied Digital ha visto un aumento del 25% dopo aver alzato le stime dell'esercizio fiscale 2024 a un valore tra 385 e 405 milioni di dollari. Nel quarto trimestre dell'esercizio 2022/2023, i ricavi sono aumentati del 193% a 22 milioni di dollari.
Sul fronte macroeconomico, la Federal Reserve Bank of Chicago ha comunicato che l'U.S. Chicago Fed National Activity ha registrato un calo a -0,32 punti in giugno, contro il recupero a 0,03 punti atteso dal consenso. Questo indice, che misura l'attività economica in sette dei dodici distretti degli Stati Uniti, conferma una tendenza negativa per il secondo mese consecutivo.
Infine, S&P Global ha rivelato che l'indice PMI manifatturiero preliminare a luglio è salito a 49,0 punti, rispetto ai 46,3 di giugno, superando il consenso di 46,2. L'indice PMI dei servizi preliminare a luglio si è invece attestato a 52,4 punti, meno rispetto ai 54,4 di giugno e al consenso di 54,0.
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