La perdita del portellone in volo costerà ad Alaska Airlines 150 milioni di dollari

Redazione Traderlink Redazione Traderlink - 26/01/2024 16:22

La perdita del portellone in volo costerà ad Alaska Airlines 150 milioni di dollari

Gli ormai noti fatti risalgono allo scorso 5 gennaio: un portellone di un volo Alaska Airlines partito da Portland e diretto a Ontario (in California) si è staccato in aria nei minuti successivi al decollo, pur riuscendo poi a fare ritorno in aeroporto senza conseguenze catastrofiche. Successivamente la compagnia ha lasciato a terra tutti gli aerei di quel tipo, un Boeing 737-9 MAX, ma ispezioni sono state effettuate anche su tutti i 171 esemplari al mondo.

Nella giornata di ieri Alaska Airlines ha affermato che questa situazione costerà alla compagnia circa 150 milioni di dollari. La perdita è significativa, dato che la stessa Alaska Airlines ha pubblicato giovedì un reddito rettificato di 38 milioni di dollari negli ultimi tre mesi dell'anno e di 583 milioni di dollari per l'intero anno, anche se il reddito del quarto trimestre è stato migliore delle previsioni.

Con 65 aerei, Alaska ha il secondo numero più alto di Boeing 737-9 Max dietro solo a United, che ha anch'essa anche rivelato che si aspetta una perdita nel primo trimestre anche a causa del costo dell'atterramento. Mercoledì, la FAA (Federal Aviation Administration) ha delineato le procedure di ispezione per rimettere gli aerei in volo. Alaska Airlines ha dichiarato che il primo dei suoi aerei atterrati sarà di nuovo in servizio venerdì, con l'aggiunta di altri aerei ogni giorno man mano che vengono completate le revisioni. 

Il costo per Alaska Airlines deriva principalmente dai costi per indennizzare i clienti per gli hotel quando i loro voli vengono annullati oltre agli straordinari per il personale, nonostante i risparmi sul carburante non utilizzato. Alaska potrebbe in definitiva scaricare il costo su Boeing, come ha detto agli investitori giovedì il CFO Shane Tackett: "ci aspettiamo pienamente di essere risarciti per l'impatto sulla redditività dell'atterramento", ha affermato il dirigente, pur aggiungendo che non ci sono ancora dettagli su tale risarcimento. La compagnia aerea si aspetta anche che la maggior parte dei passeggeri sarà disposta a tornare sul 737-9 Max una volta ultimati i controlli.

(Redazione)

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