La guerra tecnologica tra Cina e Occidente: la lotta per il controllo delle risorse chiave per i semiconduttori
La lotta per il controllo delle risorse strategiche e dei materiali essenziali per l'industria dei semiconduttori evidenzia l'importanza crescente della guerra tecnologica tra la Cina e l'Occidente.
Le restrizioni commerciali imposte dalla Cina sul gallio e sul germanio mettono in luce la dipendenza dell'Europa e di altri paesi dall'approvvigionamento cinese.
Questa dipendenza rappresenta una vulnerabilità significativa, in quanto la Cina può utilizzare tali restrizioni come arma economica per influenzare settori chiave come l'industria dei semiconduttori e l'innovazione tecnologica.
È fondamentale che i paesi dell'Occidente sviluppino strategie per diversificare le fonti di approvvigionamento e ridurre la dipendenza da un singolo paese.
Allo stesso tempo, è essenziale promuovere l'innovazione e l'autosufficienza nella produzione di materiali critici per garantire la sicurezza delle catene di approvvigionamento e la protezione degli interessi economici e strategici.
Vulnerabilità dell'Occidente: la dipendenza da gallio e germanio e le restrizioni commerciali cinesi
La crescente rivalità tra Cina e Stati Uniti nel settore dei chip sta raggiungendo nuovi livelli, con entrambe le nazioni che cercano di utilizzare i semiconduttori come arma economica e geopolitica.
La dipendenza dell'industria da materiali rari come il germanio e il gallio mette in evidenza la vulnerabilità delle catene di approvvigionamento globali.
Le azioni della Cina nel controllare le esportazioni di questi metalli strategici possono avere conseguenze significative sulle aziende occidentali e sulle economie coinvolte, causando interruzioni nella produzione di chip e impatti sui settori industriali che ne dipendono.
Questo conflitto evidenzia l'importanza della diversificazione delle fonti di approvvigionamento e della riduzione della dipendenza da singoli paesi o regioni.
La competizione per il dominio nel settore dei semiconduttori continuerà a essere un fattore chiave nel panorama geopolitico ed economico globale.
La competizione tra Cina e Stati Uniti nel settore dei chip: semiconduttori come arma economica e geopolitica
La Cina e gli Stati Uniti si stanno attaccando reciprocamente nel settore dei chip, utilizzando i semiconduttori come armi per mettere in difficoltà l'economia avversaria.
Di recente, la Cina ha minacciato di ridurre le esportazioni di germanio e gallio, due metalli rari e cruciali per la produzione di chip e in vari settori industriali.
Questa mossa arriva come contromisura dopo che l'amministrazione Biden ha intimato alla società statunitense Nvidia di limitare le esportazioni di semiconduttori verso la Cina.
I controlli sull'export dei metalli strategici da parte della Cina sono giustificati con la salvaguardia della sicurezza nazionale.
Tuttavia, la Cina è uno dei principali fornitori di germanio (60%) e gallio (80%) a livello globale.
Si prevede che questa strategia cinese di controllo selettivo e mirato potrebbe colpire aziende occidentali e territori specifici, causando un impatto significativo sulle economie coinvolte.
Rischi e preoccupazioni: la minaccia delle restrizioni cinesi sul gallio e sul germanio per l'industria dei semiconduttori
La Cina è il principale fornitore di gallio, rappresentando il 94% della produzione mondiale, mentre per il germanio detiene l'85%.
Queste restrizioni commerciali pongono una grande preoccupazione, in quanto l'Unione Europea dipende al 98% dalle importazioni di gallio dall'estero, con la Cina che rappresenta la quota dominante.
Il gallio è considerato un materiale cruciale per la produzione di chip di nuova generazione e ha diversi utilizzi, inclusi dispositivi optoelettronici, pannelli solari e sistemi militari.
Il germanio è anch'esso un minerale critico, utilizzato nell'ottica a infrarossi e in applicazioni militari.
Le restrizioni cinesi riguardano sia i metalli puri che i loro composti, richiedendo agli esportatori di ottenere l'autorizzazione governativa prima di vendere i materiali.
Questa decisione arriva in seguito alle restrizioni olandesi sull'esportazione di macchinari per la produzione di chip, imposta a seguito delle pressioni degli Stati Uniti.