A cura di Álvaro Sanmartín, Chief Economist, Amchor IS. In linea con le aspettative, la Fed ha ridotto i tassi di interesse di 50 punti base, con una decisione quasi unanime, fatta eccezione per un voto contrario. Il grafico a punti indica un totale di 100 punti base di tagli per quest'anno. La Fed giustifica questa scelta affermando l'intenzione di portare la politica monetaria verso la neutralità in tempi ragionevoli, in un contesto dove i progressi sull'inflazione sono evidenti e non è necessario esercitare ulteriori pressioni al ribasso sulla domanda aggregata.
Durante la conferenza stampa, Powell ha sottolineato che l'economia è solida e la Fed si sta concentrando sul monitoraggio della crescita e dell'occupazione, che continuano a mostrare segnali positivi. Questo scenario è, a mio avviso, una buona notizia per gli asset di rischio, poiché l'economia rimane relativamente sana e la Fed sembra più propensa a ridurre i tassi piuttosto che a non farlo abbastanza.
In particolare, prevediamo che nelle prossime settimane potrebbero emergere performance positive per le mid e small cap, i titoli ciclici e le valute emergenti con un carry interessante. Tuttavia, guardando al futuro, se le condizioni finanziarie rimarranno allentate, è probabile che inizieremo a vedere sorprese al rialzo nella crescita e nei prezzi dell'economia statunitense.
Questo potrebbe portare a revisioni al rialzo delle stime sul tasso neutrale della Fed, suggerendo che il ciclo di tagli iniziato di recente potrebbe concludersi più rapidamente del previsto. Il nostro scenario centrale prevede un tasso terminale della Fed vicino al 4%, in linea con la nostra stima neutrale, che potrebbe essere raggiunto già nel primo trimestre del prossimo anno.
Infine, uno scenario macroeconomico e dei tassi di questo tipo ci porta a mantenere una certa cautela riguardo al rischio di duration.
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