Moderato rialzo in avvio per il future Eurostoxx 50. Il future sale dello 0,3% circa a 3796 punti. Gli occhi dei mercati restano puntati sull'inflazione, tema che è stato affrontato nell'incontro di martedì tra il presidente Joe Biden e il chairman della Federal Reserve (Fed) Jerome Powell. Biden ha dichiarato alla stampa che intende dare alla Fed "lo spazio di cui ha bisogno per svolgere il proprio lavoro".
"La Fed ha la responsabilità primaria di controllare l'inflazione. Il mio predecessore ha sminuito la Fed e passati presidenti hanno cercato di influenzarne le decisioni in modo inappropriato durante periodi di elevata inflazione", aveva scritto Biden in un editoriale pubblicato lunedì sul Wall Street Journal.
"Sono d'accordo con la valutazione secondo cui combattere l'inflazione è la nostra principale sfida economica in questo momento", aveva aggiunto Biden.
A questo proposito il componente del Board della banca centrale Usa, Christopher Waller, ritiene necessari ulteriori aumenti dei tassi di 50 punti base.
Janet Yellen ha ammesso l'errore di valutazione sull'inflazione in Usa.
"Mi sbagliavo sul percorso che avrebbe preso l'inflazione", ha dichiarato l'ex chairwoman della Federal Reserve (Fed), che dal gennaio 2021 è alla guida dello U.S. Department of Treasury (il ministero del Tesoro di Washington). "Ci sono stati grandi shock imprevisti per l'economia che hanno fatto aumentare i prezzi dell'energia e dei generi alimentari e colli di bottiglia dell'offerta hanno colpito gravemente la nostra economia che all'epoca non capivo completamente", ha ricordato in un'intervista alla Cnn citata da MarketWatch.
Lo scorso anno, prima della variante Omicron del Covid-19 e dell'invasione dell'Ucraina da parte della Russia, Yellen sosteneva che l'inflazione era un "piccolo rischio" e che non sarebbe stata "un problema". Ora sottolinea che l'amministrazione di Joe Biden è concentrata sulla riduzione dell'inflazione a partire dalla fiducia nel lavoro della Fed.
Biden, dopo avere incontrato il chairman Jerome Powell martedì, ha dichiarato alla stampa che intende dare alla Fed "lo spazio di cui ha bisogno per svolgere il proprio lavoro". "La Fed ha la responsabilità primaria di controllare l'inflazione. Il mio predecessore ha sminuito la Fed e passati presidenti hanno cercato di influenzarne le decisioni in modo inappropriato durante periodi di elevata inflazione", aveva scritto Biden in un editoriale pubblicato lunedì sul Wall Street Journal.
"Non lo farò. Ho nominato persone altamente qualificate di entrambi gli schieramenti per guidare quell'istituzione. Sono d'accordo con la loro valutazione secondo cui combattere l'inflazione è la nostra principale sfida economica in questo momento".
Intanto ieri è uscito il dato di maggio sull'inflazione nella zona euro, che è cresciuta dell'8,1%, dal 7,5% di aprile e a fronte di attese di un +7,8%.
Anche l'inflazione "core", al netto dell'energia e degli alimenti freschi, ha superato le attese, salendo del 3,8%, dal +3,5% di aprile e con attese di un +3,6%. Se l'inflazione non molla la presa l'attività economica risente a livello globale delle chiusure in Cina e della guerra in Ucraina.
L'indice Caixin Pmi della Cina, elaborato da S&P Global, ha registrato un progresso a 48,1 punti dai 46,0 punti di aprile.
Il dato è però inferiore ai 49,0 punti del consensus di Bloomberg.
A maggio l'indice Pmi Jibun Bank del Giappone stilato da S&P Global è sceso a 53,3 punti dai 53,5 punti di aprile (54,1 punti in marzo), sopra però ai 53,2 punti della lettura preliminare.
Il rallentamento non colpisce solo l'area asiatica.
Secondo quanto comunicato da Statistisches Bundesamt (Destatis, l'agenzia nazionale di statistica tedesca), in aprile le vendite retail hanno segnato a sorpresa in Germania un calo dello 0,4% annuo, contro il precedente declino del 2,7% (7,0% il rimbalzo di febbraio) e la crescita del 4,0% del consensus.
Su base mensile le vendite al dettaglio sono invece crollate del 5,4% contro la flessione dello 0,1% di marzo (0,3% il rialzo di febbraio) e la contrazione limitata allo 0,2% attesa dagli economisti.
Negli Usa l'indice della fiducia dei consumatori, secondo quanto comunicato dal Conference Board, è calato a maggio a 106,4 punti dai 108,6 punti della lettura finale di aprile (107,6 punti in marzo), contro i 103,9 punti del consensus di Dow Jones Newswires e The Wall Street Journal.
Il future Eurostoxx 50 nelle ultime due sedute ha tentato la rottura in area 3845 della media mobile esponenziale a 100 giorni senza riuscirci.
Al di sopra della media i prezzi potrebbero riproporsi in area 3940/45, sul massimo di fine marzo, allineato in questa fase con la media esponenziale a 200 giorni. Entrambe queste medie sono rilevanti per interpretare l'atteggiamento del mercato, fino a che il future ne rimarrà al di sotto il rialzo visto dai minimi di marzo rischia di dimostrarsi solo una reazione temporanea alla discesa precedente, che potrebbe quindi ancora riprendere.
Con il superamento delle medie aumenterebbe invece la possibilità di assistere ad un rialzo più duraturo, ipotesi da confermare poi con la rottura dei 4000 punti, dove si colloca il 61,8% di ritracciamento (percentuale di Fibonacci) del ribasso dal massimo di gennaio. Da notare che i prezzi hanno anche superato ieri l'indicatore "supertrend", che era al ribasso dal 24 gennaio, fornendo quindi un ulteriore segnale rialzista.
Solo sotto area 3790 diverrebbe probabile il test di 3720, "neckline" del testa spalle rialzista disegnato dal minimo del 27 aprile. Il target del testa spalle, ottenuto proiettandone l'ampiezza dal punto di rottura, si colloca a 4030 punti circa.
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Fonte: FTA Online