EUR/USD, niente di nuovo
Bassa volatilità nella settimana di negoziazioni appena conclusa, con l’euro che non supera il massimo della seduta positiva del 16 giugno, a 1,06 dollari circa, e una struttura grafica che rimane confinata all’interno di un trading range piuttosto contenuto, 1,046-1,06 dollari circa e collocato all’interno di una figura grafica che, considerando il minimo del 13 maggio scorso, a 1,035, ritestato con successo il 15 giugno, potrebbe potenzialmente costituire un doppio minimo, figura grafica con implicazioni rialziste, qualora i prezzi rompessero con decisione la resistenza a 1,078 dollari.
Per il momento è necessaria la rottura decisa della resistenza a 1,063 per la conferma della ripresa della forza relativa dell’euro sul greenback.
Tale livello coincide sostanzialmente con la media mobile esponenziale a 50 sedute, che venerdì quotava 1,0649 e con il lato alto del canale discendente tracciato a partire dal massimo del 10 febbraio scorso e che contiene con precisione la struttura dei prezzi fino a questo momento. Un prevalere delle forze ribassiste si avrebbe con i prezzi a ridosso del livello di supporto, a 1,035 dollari circa.
EUR/GBP.
L’euro non si arrende
Confermata la positività della situazione tecnica complessiva che affermavamo la scorsa settimana, con i prezzi che non cedono terreno più di tanto, rimangono con decisione sul lato alto del canale ascendente costruito a partire dal minimo del 7 marzo e del massimo del 31 marzo, ora in confluenza con la resistenza cruciale a 0,86 sterline la cui anzianità rafforza l’importanza di tale livello dal punto di vista tecnico.
L’azione dei prezzi quindi, insieme con la successione continua dei minimi crescenti, ci segnala nuovamente una forte fase di assorbimento dell’offerta del mercato a tale livello da parte della domanda e, nell’insieme, ci fa privilegiare una posizione rialzista e pronta ad un nuovo breakout della resistenza a 0,86.
Tale posizione verrebbe confutata da una correzione dei prezzi in area 0,848 sterline, tra il minimo della seduta del 16 giugno e quello della seduta del 9 giugno.
EUR/JPY – Doppio massimo?
La ripresa dell’euro dopo la decisa correzione della scorsa settimana incontra la resistenza esattamente al livello del massimo del 7 giugno, 144 yen.
L’eventualità di un doppio massimo in formazione, figura ribassista, potrebbe suggerire l’inversione della tendenza positiva in atto dal 12 maggio scorso, il cui completamento, ad avviso di chi scrive, sarebbe tecnicamente significativo già con la violazione del minimo del 17 giugno, 139,4, più che il minimo del 16 giugno a 137,8, e con un target minimo potenziale a circa 135 yen.
Combacerebbe con tale interpretazione la debolezza dei volumi sul secondo top del grafico.
Riteniamo comunque che la cautela sia d’obbligo in questo periodo e la ripresa dell’impulso rialzista, vista la forza dimostrata dall’euro con la leg 12 maggio-8 giugno, sarebbe assolutamente una ipotesi plausibile. Tale ipotesi sarebbe sostenuta da un vittorioso assalto alla resistenza a 144 yen con buoni volumi.
La debolezza strutturale dello yen comunque permane, anche nei confronti del dollaro. la rottura della resistenza a 144,255 yen.
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