L’Euro ha provato ad accelerare contro Dollaro
Nella settimana degli interventi banche centrali e del dato sull'inflazione USA, apparso inferiore alle attese, l'euro ha provato ad accelerare contro dollaro, salvo poi rinculare nella seconda metà dell'ottava.
Sia la Fed che la BCE hanno innalzato i tassi di interesse di 50 bp, agendo in linea con le attese del mercato.
La BCE tuttavia, come sembra piacere tanto alla Lagarde, ha giocato anche questa volta il carico, dicendo che ci saranno ulteriori rialzi dei tassi di mezzo punto percentuale per cercare di riportare l'inflazione quanto più vicino possibile al target del 2%.
Affermazione che forse si poteva risparmiare per non mettere in agitazione i mercati, visto le precedenti esperienze, ma così è.
Eur/Usd come dicevamo è tornato indietro dopo aver toccato un picco a 1,0735, in prossimità dei massimi di fine maggio a 1,0785, resistenza critica nel medio periodo.
Lo scenario grafico resta ancora favorevole alla valuta unica europea, che può arretrare fino a 1,0420/1,0450 senza mettere in crisi la solidità del rialzo partito a settembre.
Oltre 1,0785 si aprirebbero spazi di crescita importanti per 1,0950 e 1,01150.
Sotto 1,04 invece via libera verso le medie esponenziali a 50 e 100 sedute, importanti sostegni presenti tra 1,0250 e 1,0285 circa.
L’Euro rimbalza dal supporto contro la Sterlina
Il supporto a 0,8565, presente sul grafico di Eur/Gbp, ha dimostrato ancora una volta di essere forte, respingendo le continue pressioni a cui era stato sottoposto nelle ultime settimane.
I prezzi sono saliti tra giovedì e venerdì fino a quota 0,8772 circa, salvo poi arretrare un pò, sul finire della settimana, verso quota 0,87.
Il rialzo ha permesso alla valuta unica di oltrepassare la media esponenziale a 20 sedute e di riportarsi in una posizione più tranquilla, avvicinando, al tempo stesso, la prima resistenza critica posizionata a 0,8830, ostacolo intermedio sulla strada che potrebbe ricondurre il cambio in area 0,90.
La violazione del citato supporto, invece, muterebbe lo scenario del cambio, creando nuovi spazi di apprezzamento in favore della valuta britannica, che avrebbe così l'opportunità per recuperare inizialmente verso 0,8460 e poi fino a 0,84, altro supporto critico in ottica di medio periodo.
Prosegue il recupero dell’Euro nei confronti dello Yen.
L'Euro ha provato ad allungare in settimana nei confronti dello Yen.
Il cambio ha così proseguito il cammino di crescita intrapreso dopo il test ad inizio mese dell'importante supporto a quota 141,00, base del canale decrescente disegnato dai top del 21 ottobre.
I prezzi sono riusciti ad avere la meglio sull'estremo superiore di detto canale in area 144,50, accelerando fino a quota 146,70, per poi cedere nella giornata di venerdì buona parte di quanto recuperato.
Il quadro grafico appare comunque favorevole alla valuta unica, che in caso di permanenza nel breve oltre quota 144,00 può ancora ambire al raggiungimento dei record di fine 2014 in area 150,00.
Ostacoli intermedi tra 147,70 e 148,40, top di ottobre.
Il ritorno sotto 144,00 invece, fiaccherebbe il recupero dell'euro, prospettandone il riavvicinamento alla linea che sale dai bottom di marzo, ora a 142,00 circa, primo importante supporto, assieme a quello posto poco più in basso in area 141,00, in ottica di medio periodo.