JPMorgan posticipa la previsione di recessione al 2024, ma rimane cauta sugli scenari futuri

08/08/2023 09:00

JPMorgan posticipa la previsione di recessione al 2024, ma rimane cauta sugli scenari futuri

JPMorgan posticipa la previsione di recessione al 2024, seguendo l'esempio di Bank of America

JPMorgan, una delle principali banche di Wall Street, ha posticipato la previsione di una possibile recessione fino al 2024, se dovesse verificarsi.
Questa decisione è stata presa dopo che anche Bank of America, un'altra grande banca di Wall Street, ha ritardato la sua previsione di recessione al 2023 la scorsa settimana.

Gli economisti di Bank of America hanno infatti rivisto la loro precedente previsione di una possibile recessione nel 2024 per l'economia degli Stati Uniti a seguito dei recenti dati, che indicano una crescita economica solida e un tasso di disoccupazione vicino al minimo storico.

Crescita economica "solida" nel terzo trimestre, ma rischi di recessione per il prossimo anno

Secondo JPMorgan, l'economia degli Stati Uniti sta mostrando ancora una crescita "solida" per il terzo trimestre del 2023, e sebbene vi siano rischi di una possibile recessione l'anno prossimo, potrebbe comunque esserci un periodo di crescita economica "modesta e inferiore alle aspettative".

JPMorgan ha dichiarato che la crescita economica nel terzo trimestre è ancora "solida", ma ha rilevato rischi di recessione elevati per l'anno successivo. Tuttavia, è possibile che ci sia un periodo di crescita economica "modesta e inferiore alle aspettative".

Michael Feroli di JPMorgan aumenta la previsione di crescita del PIL al 2,5% per il trimestre corrente

Secondo Michael Feroli di JPMorgan, l'economia degli Stati Uniti sta crescendo a un ritmo sano nel terzo trimestre, e di conseguenza, JPMorgan sta aumentando la previsione della crescita annuale reale del PIL del trimestre corrente dallo 0,5% al 2,5%.

La banca dubita che l'economia perderà rapidamente slancio a tal punto da scivolare in una leggera contrazione già dal prossimo trimestre, come inizialmente previsto.

Le dichiarazioni di Michael Feroli di JPMorgan riflettono un quadro ottimistico riguardo all'andamento dell'economia degli Stati Uniti nel breve termine.

L'analisi preliminare dei dati del terzo trimestre suggerisce una crescita solida, e l'aumento della previsione del PIL indica che l'economia sta mostrando segni di robustezza.

Mercato del lavoro stabile e crescita economica positiva, ma segnali di deterioramento del credito preoccupano

Il mercato del lavoro stabile è un fattore chiave che contribuisce a sostenere la spesa dei consumatori, che rappresenta una parte significativa dell'economia statunitense.

L'aggiunta di quasi 200.000 posti di lavoro nel mese scorso e il totale di 2 milioni di nuovi posti di lavoro dall'inizio dell'anno sono indicatori positivi della forza del mercato del lavoro.

Nonostante vi siano segnali iniziali di deterioramento del credito, JPMorgan ritiene che l'economia abbia ancora abbastanza slancio per evitare una recessione nel breve termine.

Tuttavia, è importante notare che ci sono rischi e incertezze nel panorama economico, come ad esempio l'andamento dell'inflazione e le decisioni future della Federal Reserve riguardo alla politica dei tassi di interesse.

Gli investitori e gli osservatori del mercato dovranno monitorare attentamente l'evoluzione di questi fattori per comprendere meglio la direzione futura dell'economia statunitense.

Le previsioni di JPMorgan sulla ritardata prospettiva di una recessione offrono un quadro di ottimismo riguardo alla stabilità dell'economia degli Stati Uniti nel breve termine.

La solidità del mercato del lavoro e la crescita economica attuale rappresentano dei fattori positivi che contribuiscono a sostenere la spesa dei consumatori e a mantenere l'andamento dell'economia.

Ottimismo sull'economia USA a breve termine, ma rischi di inflazione potrebbero influenzare la Federal Reserve.

Tuttavia, la banca ha anche sottolineato la presenza di rischi al ribasso, in particolare riguardo all'inflazione.

Un'eventuale recrudescenza dell'inflazione potrebbe spingere la Federal Reserve a mantenere o addirittura aumentare i tassi di interesse, mettendo a rischio la speranza di una "discesa morbida" dell'economia.

Gli investitori e gli osservatori del mercato saranno quindi attenti all'evoluzione dell'inflazione e alle decisioni della Federal Reserve riguardo alla politica dei tassi di interesse, fattori che potrebbero influenzare l'andamento futuro dell'economia statunitense.

© TraderLink News - Direttore Responsabile Marco Valeriani - Riproduzione vietata

Le informazioni contenute in questo sito non costituiscono consigli né offerte di servizi di investimento. Leggi il Disclaimer »

Google News Siamo su Google News!

Rimani sempre aggiornato, clicca sul link qui sotto, e nella pagina che si apre non dimenticarti di cliccare il bottone "Segui".

Traderlink Google News »