Il CEO della JPMorgan Chase, Jamie Dimon, ha rilasciato un nuovo monito riguardo all'inflazione, nonostante i recenti indizi di una possibile attenuazione delle tensioni inflazionistiche. In una dichiarazione rilasciata dopo la pubblicazione dei risultati del secondo trimestre della banca, Dimon ha sottolineato che, sebbene sia stato registrato un certo progresso nel contenimento dell'inflazione, rimangono ancora numerose pressioni inflazionistiche. Tra queste, Dimon ha citato i grandi deficit fiscali, le necessità infrastrutturali, la ristrutturazione del commercio e la rinnovata militarizzazione del mondo.
"Di conseguenza, l'inflazione e i tassi di interesse potrebbero rimanere più alti di quanto previsto dal mercato", ha avvertito Dimon. Le sue parole giungono in seguito alla pubblicazione dei dati economici di questa settimana, secondo cui il tasso di inflazione mensile è diminuito a giugno per la prima volta in oltre quattro anni. Questo trend ha spinto molti ad ipotizzare che la Federal Reserve potrebbe presto abbassare i tassi di interesse.
L'indice dei prezzi al consumo, che offre un panorama completo dei costi di beni e servizi nell'intera economia statunitense, ha registrato a giugno una diminuzione dello 0,1% rispetto a maggio. Questo ha portato il tasso annuale al 3%, che è circa il valore più basso raggiunto in più di tre anni.
All'inizio di questa settimana, il presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, ha espresso la sua preoccupazione riguardo al rischio che i tassi di interesse rimangano alti per un periodo di tempo eccessivamente lungo, mettendo a rischio la crescita economica. Powell ha lasciato intendere che potrebbero essere effettuati dei tagli ai tassi finché l'inflazione continua a mostrare segni di miglioramento.
Dimon ha poi unito la sua voce a quella di molti economisti che esprimono preoccupazione per il crescente debito e deficit degli Stati Uniti. Secondo i dati, nel corso dell'anno fiscale 2024, il governo federale ha speso 855 miliardi di dollari più di quanto ha incassato. Durante l'anno fiscale 2023, invece, il deficit di spesa del governo si è attestato a 1,7 trilioni di dollari.
(Redazione)