Italgas ha stretto i tempi per l'acquisizione di 2i Rete Gas, con l'obiettivo di unire i due principali operatori nella distribuzione di gas cittadino. Dopo aver concluso l'analisi dei numeri del gruppo controllato da F2i e partecipato da Ardian e Apg senza riscontrare ostacoli, si prevede che l'operazione superi i 5 miliardi di euro. Pertanto, Italgas dovrà convocare un consiglio per approvare l'acquisizione e definire le modalità di finanziamento.
Il progetto
Secondo il piano Italgas, inizialmente il fabbisogno finanziario sarà coperto da un prestito-ponte garantito da Jp Morgan. Successivamente, il rifinanziamento del debito avverrà tramite una combinazione di strumenti di capitale, debito o ibridi. Se Italgas dovesse procedere a un aumento di capitale, potrebbe ammontare a un miliardo, e Cassa Depositi e Prestiti ha già dichiarato la sua disponibilità a fornire supporto.
Nonostante l'acquisizione comporti un impegno superiore a 3 miliardi di debiti netti di 2i Rete Gas, l'operazione consentirà a Italgas di aumentare di oltre il 40% il margine operativo lordo attuale. Il gruppo ha assicurato che l'affare sarà condotto in modo da mantenere l'attuale merito creditizio.
Tutto ok per l'Antitrust?
Tuttavia, l'unione delle due maggiori aziende di distribuzione di metano in Italia potrebbe presentare rischi Antitrust. Questa questione diventerà rilevante solo dopo la firma dell'accordo definitivo e sarà compito dell'autorità della concorrenza risolverla. Le simulazioni preparatorie all'operazione elaborate dai consulenti di Italgas suggeriscono che i rimedi antitrust potrebbero comportare la cessione del 20-25% delle attività acquisite, per le quali dovrà essere trovato un acquirente.
Italgas serve 1.983 Comuni tra Italia e Grecia e ha una capitalizzazione di mercato di 4,1 miliardi, con 1,8 miliardi di ricavi. Al contrario, sotto la direzione di F2i, 2i Rete Gas ha continuato a unire le realtà locali, raggiungendo un fatturato di 815 milioni a fine 2023 con un margine di profitto di 546 milioni.
(Redazione)