Nel luglio 2023, l'indice nazionale dei prezzi al consumo per l'intera comunità (NIC), escludendo i tabacchi, non presenta variazioni su base mensile ma segna un'incremento del 5,9% su base annua, in calo rispetto al +6,4% del mese precedente. Questa decelerazione dell'inflazione è attribuibile principalmente al rallentamento della crescita dei prezzi dei servizi di trasporto, dei beni energetici non regolamentati, degli alimentari lavorati e, in misura minore, di altri beni. Si registra anche un incremento della riduzione su base annua dei prezzi dei beni energetici regolamentati.
Questi effetti sono parzialmente compensati dagli aumenti dei prezzi degli alimentari non lavorati e dei servizi relativi all'abitazione. L'inflazione di fondo, escludendo energetici e alimentari freschi, continua a rallentare, così come l'inflazione escludendo solo i beni energetici. C'è una riduzione della crescita annuale dei prezzi dei beni e dei servizi, portando il differenziale inflazionistico tra servizi e beni a -2,9 punti percentuali.
I prezzi dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona, rallentano nella loro crescita, così come i prezzi dei prodotti ad alto acquisto. La stabilità globale dell'indice è influenzata da varie dinamiche: da un lato, l'aumento dei prezzi degli alimentari lavorati, dei servizi ricreativi, culturali, per la cura della persona e dei servizi di trasporto, e dei beni non durevoli e vari servizi. Dall'altro, si nota una diminuzione dei prezzi degli energetici, sia regolamentati che non, degli alimentari non lavorati e dei tabacchi.
L'inflazione prevista per il 2023 rimane stabile a +5,6% per l'indice generale e si posiziona a +5,1% per la componente di fondo. L'indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA) diminuisce dell'1,6% su base mensile, principalmente a causa dei saldi estivi, e aumenta del 6,3% su base annua. Infine, l'indice nazionale dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (FOI), escludendo i tabacchi, segna un incremento dello 0,1% su base mensile e del 5,7% su base annua.
Commento: si prosegue a luglio con la fase di rallentamento dell'inflazione, scesa al di sotto della soglia del 6% (+5,9%), su un quadro di stabilità dei prezzi. L'inflazione è fortemente influenzata dall'andamento dei prezzi dei beni energetici, dal rallentamento dei prezzi dei prodotti alimentari lavorati e dei servizi. Infine, l'inflazione di fondo rallenta, attestandosi a +5,2% a luglio. In attenuazione per il quinto mese consecutivo, si nota la dinamica del "carrello della spesa", sceso a luglio al +10,2%.
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