Istat: 3,9 posti letto ospedalieri ogni 1.000 abitanti

21/05/2024 17:00

Istat: 3,9 posti letto ospedalieri ogni 1.000 abitanti
Questo studio propone un'analisi comparativa spazio-temporale tra città metropolitane e le relative aree territoriali, allo scopo di esaminare gli scenari di salute della popolazione e le caratteristiche dell'offerta sanitaria. Vengono esaminati diversi temi e indicatori, tra cui l'analisi dell'offerta ospedaliera in termini di posti letto e il ricorso all'ospedalizzazione, con particolare attenzione a gravi patologie. Si analizza anche lo stato di salute della popolazione attraverso lo studio della mortalità evitabile nelle sue componenti prevenibile e trattabile, e la mortalità per alcune cause. I dati principali si riferiscono principalmente ai periodi 2007-2009, 2017-2019, e agli anni 2020 e 2021, per comprendere gli impatti e le conseguenze della pandemia da Covid-19 sul sistema sanitario e sulla salute nei territori considerati.

In Italia sono presenti 1.051 strutture di ricovero (pubbliche e private accreditate) con un totale di 230.992 posti letto (ordinari e in day hospital), corrispondenti a una media di 3,9 posti letto ogni 1.000 abitanti al 1° gennaio 2021. I posti letto sono maggiormente concentrati nei comuni capoluogo delle città metropolitane, con una media di 7,2 posti letto ogni 1.000 abitanti, rispetto ai 1,9 dei comuni di prima cintura urbana e ai 2,1 dei comuni di seconda cintura.
Per quanto riguarda i posti letto per discipline specifiche, la città metropolitana di Cagliari presenta la maggiore dotazione di posti letto per acuti (5 per 1.000 abitanti), seguita da Bologna per la lungodegenza (0,4 posti letto per 1.000 abitanti) e Torino per la riabilitazione (0,7 posti letto per 1.000 abitanti).

Si osserva un maggiore ricorso all'ospedalizzazione nella fascia di età 0-74 anni per patologie tumorali tra i residenti nei comuni capoluogo (10,3 ogni 1.000 abitanti), rispetto ai territori sub-urbani (9,9 nella prima cintura e 9,7 nella seconda) e alla media nazionale (9,8 per 1.000). Nel 2021, i comuni capoluogo hanno registrato un tasso di dimissioni ospedaliere per malattie del sistema cardiocircolatorio di 8,4 ogni 1.000 abitanti, in linea con la media nazionale di 8,5.
Nel 2021, si è registrata una significativa mobilità ospedaliera passiva extra-regione, con circa un paziente su quattro proveniente dalla città metropolitana di Reggio Calabria e uno su dieci da Genova.

Per quanto riguarda i decessi evitabili, ossia quelli che avvengono nella fascia di età 0-74 anni e che potrebbero essere prevenuti o ridotti attraverso un'adeguata assistenza sanitaria e stili di vita sani, nel 2021 si sono registrati circa 20 decessi ogni 10.000 abitanti nelle città metropolitane, con un aumento del 16,6% rispetto al periodo 2017-2019. L'aumento della mortalità evitabile è principalmente dovuto alla componente prevenibile, che ha registrato circa 13 decessi ogni 10.000 abitanti nel 2021, in gran parte causati da Covid-19.

Questi dati evidenziano l'importanza di continuare a monitorare e migliorare l'offerta sanitaria e la prevenzione delle malattie nelle città metropolitane, specialmente in risposta alle sfide imposte dalla pandemia.

(NEWS Traderlink)

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