Iren: successo per la prima emissione obbligazionaria ibrida

Redazione Traderlink Redazione Traderlink - 17/01/2025 15:30

Iren: successo per la prima emissione obbligazionaria ibrida

IREN una delle principali multiutility italiane, attiva nei settori dell'energia, acqua e servizi ambientali, ha annunciato un'efficace emissione obbligazionaria ibrida perpetua subordinata del valore nominale di 500 milioni di euro. Quest'operazione ha raccolto richieste di sottoscrizione otto volte superiori rispetto all'offerta, con ordini per un totale di 4 miliardi di euro. La finalizzazione dell'emissione è prevista per il 23 gennaio. 

Il successo del gruppo

Con questa iniziativa, Iren intende rafforzare la propria struttura patrimoniale e aumentare la flessibilità finanziaria del Gruppo. L'operazione è in linea con la strategia di crescita di Iren, che prevede l'integrazione di Egea e la manifestazione di nuove occasioni oltre a quelle previste nel Piano Industriale 2024-2030. L'obiettivo di Iren è mantenere l'attuale rating investment grade. La cedola fissa annuale sarà del 4,5% fino al 23 aprile 2030, data in cui, a meno che non sia stato interamente rimborsato, il titolo maturerà un interesse al tasso Euro Mid Swap incrementato di un margine iniziale di 221,2 punti base. 

La cedola fissa sarà pagata annualmente a partire da aprile 2025. Il prezzo di emissione è stato fissato al 99,448% con un rendimento effettivo alla prima reset date del 4,625% annuo. I titoli, rivolti a investitori qualificati, saranno quotati sul mercato regolamentato della Borsa Irlandese ed è previsto un rating di BB+/BB+ e un equity content del 50%. 

L'opinione dei vertici

Luca Dal Fabbro, presidente esecutivo del Gruppo Iren, ha espresso la sua soddisfazione per il successo dell'operazione: "L'eccezionale risposta del mercato a questa iniziativa riflette la solidità e la credibilità di Iren. Questa operazione è coerente con la nostra strategia di crescita, che prevede l'integrazione di Egea e la realizzazione del Piano Industriale 2024-2030. Ciò ci permette di avere una flessibilità finanziaria adeguata per cogliere ulteriori opportunità di sviluppo". 

Giovanni Gazza, CFO del Gruppo Iren, ha aggiunto: "Siamo molto soddisfatti. Questa operazione ci permette di rafforzare la nostra struttura patrimoniale e di diversificare la base degli investitori. L'emissione del bond ibrido garantisce un'ampia flessibilità finanziaria per raggiungere gli obiettivi economico-finanziari del Piano Industriale e rispecchia l'impegno di Iren a crescere nel rispetto di robuste metriche di credito in linea con gli attuali rating investment grade."

L'analisi tecnica sul titolo

Osservando l'andamento del titolo in Borsa, notiamo un'accelerazione iniziata il 14 gennaio, che in 4 sedute fa conquistare al titolo un balzo del +8.50% circa (quotazione di oggi 17 gennaio ore 15:30). Iren riconquista i 25 euro per azioni, massimo registrato il 30 ottobre 2024.

Confrontando la posizione dei valori dello strumento rispetto a due medie mobili, una di medio periodo (40 barre) ed una di lungo periodo (120 barre), si rileva che i movimenti recenti descrivono ancora una posizione a breve rialzista, in quanto il valore si trova ancora sopra la sua media di medio periodo. La media mobile di medio periodo sta riprendendo a salire, pur restando al di sotto della media a lungo periodo, anch'essa in tendenza rialzista.

La chiusura positiva della barra di ieri porta il valore sui massimi negli ultimi 30 giorni di contrattazione. Il forte aumento dei volumi suggerisce una forte tensione, che accompagna l'ultimo rialzo. È importante prestare attenzione al Gap UP creato dal titolo: secondo la letteratura tecnica, un salto di questo tipo potrebbe comportare un ribasso, spesso temporaneo, per richiudere il vuoto rialzista creato. 

(Redazione)

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