Il direttore delle operazioni di investimento di Goldman Sachs, Sharmin Mossavar-Rahmani, ha recentemente affermato che i clienti della banca non sembrano interessati alle criptovalute, nonostante l'aumento dei prezzi e l'interesse generale nel settore finanziario. Mossavar-Rahmani ha espresso scetticismo verso le criptovalute, sottolineando la mancanza di un metodo affidabile per valutare il loro valore.
Un'altra critica avanzata dal Cio di Goldman Sachs è rivolta alla presunta ipocrisia dell'industria delle criptovalute. Secondo lui, nonostante le dichiarazioni sulla democratizzazione della finanza, le decisioni importanti sono in realtà prese da un ristretto gruppo di persone con un grande controllo sul mercato.
Contrariamente a Goldman Sachs, diverse altre banche hanno deciso di investire nel settore delle criptovalute. Tra queste, J.P. Morgan Chase ha lanciato la propria piattaforma blockchain nel 2020, mentre Citigroup sta cercando di tokenizzare i fondi privati.
Nel contesto degli investimenti, Steve Sachs, direttore operativo globale di ETF Accelerator presso Goldman Sachs, ha messo in guardia sul fatto che la domanda di fondi indicizzati continua a crescere. Secondo Sachs, le società che decidono di non offrire strategie di investimento tramite ETF potrebbero commettere un errore costoso. Infatti, ha affermato che il costo opportunità di non offrire prodotti ETF potrebbe superare i potenziali vantaggi.
Se una società decide di non offrire ETF, secondo Sachs, gli asset finiranno per essere trasferiti a un concorrente che lo fa. Sachs ha raccontato che molti clienti istituzionali hanno chiesto consigli su come entrare nel mondo degli ETF e come implementare la propria strategia, sia attiva che passiva, attraverso questi fondi.
Sachs ha inoltre rivelato che le richieste di lancio di ETF sono aumentate dopo l'approvazione della regola 6c-11 della SEC nel 2019, che doveva semplificare il processo di lancio di tali fondi. Tuttavia, ha ammesso che il processo non è stato così semplice come previsto. Infine, ha sottolineato che potrebbero essere necessari ancora diversi anni prima che i clienti acquisiscano le competenze e le risorse necessarie per lanciare un ETF.
(Redazione)