Paesi emergenti: perchè puntare sull'Indonesia?
Quando si parla di mercati emergenti, occorre sempre considerare tutti gli aspetti in grado di influenzarne l’andamento e la performance.
Non che questo tipo di approccio sia superfluo nel momento in cui si opera sui mercati tradizionali ma, nel momento in cui si ha a che fare con Paesi emergenti, la soglia dell’attenzione deve essere, per forza, accentuata.
Una delle maggiori e più frequenti problematiche da porre sotto la lente d’ingrandimento riguarda la stabilità politica, fattore essenziale per attrarre, in modo continuativo, investitori esteri.
Proprio da questo punto di vista, si può partire per analizzare uno dei paesi che, prossimamente, potrebbero regalare agli investitori soddisfazioni davvero interessanti.
Il Paese in questione è l’Indonesia, uno dei mercati emergenti in rapida ascesa e che presentano le carte in regola per poter ottenere risultati eccellenti da qui al lungo periodo.
Con un PIL in crescita di oltre il 5% l’anno scorso e un valore pressoché identico previsto per il 2023 (nonostante questo biennio si stia rivelando piuttosto problematico), l’Indonesia punta a diventare una delle prime cinque economie mondiali entro il 2045.
Un progetto sicuramente ambizioso che si basa su alcune considerazioni e dati che cercheremo di analizzare.
Indonesia: un paese che guarda al futuro
Innanzitutto, il Paese del sud est asiatico guarda con ottimismo al futuro da molti punti di vista.
Uno dei fattori rilevanti sarà la variazione della capitale che, a partire dal 2024, non sarà più Giacarta, bensì Nusantara, una città, anzi, una metropoli creata praticamente dal nulla.
Per la realizzazione della nuova capitale, sono stati stanziati circa 33 miliardi di dollari americani di cui, un 20% è stato stanziato dal governo locale.
Si capisce bene, quindi, quale siano l’entità e l’importanza del capitale privato il cui apporto è stato favorito da agevolazioni fiscali di varia natura.
Un altro fattore da tenere in considerazione è quello inerente al ritorno dei giovani indonesiani che, dopo aver completato i loro percorsi di studi, tornano nel paese d’origine per lavorare.
Come già evidenziato in precedenza, la stabilità politica è uno degli elementi che spesso costituiscono una criticità nei Paesi emergenti.
L’Indonesia, invece, pare aver trovato il suo equilibrio e, il Presidente Joko Widodo pare aver portato una ventata di cambiamento positivo e duraturo.
L’Indonesia, inoltre, sta investendo molto sull’elettrificazione dei veicoli in circolazione, tanto che, il numero delle cosiddette auto blu (ovvero i veicoli elettrici) è in costante aumento.
Indonesia: come investire
Dopo aver valutato la possibilità di investire nel Paese del sud est asiatico, occorre capire come farlo.
Tralasciando la possibilità di andare sul posto ed aprire una attività direttamente in loco, esistono i classici strumenti finanziari per puntare su questo mercato in ascesa.
Si tratta degli etf e dei fondi comuni di investimento.
Occorre fare una cernita e prestare attenzione al peso del singolo Paese all’interno dello strumento finanziario prescelto.
Per esempio, vi sono alcuni etf che hanno come parametro di riferimento l’MSCI Indonesia, ovvero l’indice della borsa indonesiana.
Questo fa capire che la strategia di investimento dell’etf è concentrata sul paese guidato da Widodo.
Esistono invece fondi ed altri etf che investono anche in Indonesia, ma occorre vedere in quale misura e percentuale.
Il tutto, ovviamente, sempre riferito alle proprie esigenze e peculiarità.