AI: il futuro è adesso?
L’intelligenza artificiale sostituirà completamente l’essere umano oppure resterà sempre e comunque un valido ausilio al servizio dello stesso?
Questo quesito è lecito ed in molti se lo pongono quotidianamente: del resto, la robotica ha già sostituito l’uomo in diverse mansioni pratiche e quindi, pensare che l’intelligenza artificiale possa sostituire la mente umana, può avere il suo perché.
La prima reazione a questa domanda può suscitare un misto tra orrore e stupore, ma occorre cercare di analizzare il tutto da una prospettiva neutrale.
L'intelligenza artificiale, in generale, è in grado di generare contenuti in un brevissimo lasso di tempo.
Basta indicare alcune parole chiave e, nel giro di un amen, si ottiene la risposta desiderata. Interessante, utile, “fast”.
Dunque, può essere plausibile che, anche in ambito finanziario, si possano demandare le proprie scelte ad una entità artificiale? Quali possono essere i pro e i contro nel farlo? Perché preferire o meno l’AI ad un consulente, ad esempio?
Cerchiamo di fare qualche ragionamento in merito all’argomento
Investimenti: perché affidarsi all’AI
Ritorniamo un attimo a quanto affermato in precedenza: l’intelligenza artificiale è in grado di produrre contenuti (di buona qualità) nel giro di pochi istanti.
Questo può semplificare, di molto, il lavoro di una qualsiasi persona.
Lo stesso discorso, quindi, potrebbe essere fatto in ambito finanziario nel quale, l’AI, può leggere e valutare miliardi di dati in un brevissimo lasso di tempo e scegliere i titoli o gli strumenti finanziari considerati più performanti.
Quali quindi i vantaggi potenziali?
La celerità nella elaborazione, lettura, individuazione dei titoli e nelle decisioni operative.
La conoscenza, è essenziale. Un essere umano, per fare le stesse cose, impiegherebbe decisamente più tempo.
Altro fattore potenzialmente positivo è quello relativo al fatto che, a differenza dell’essere umano, l’AI può porsi dinanzi ad ogni scelta scevra da condizionamenti psicologici, pregiudizi e preconcetti.
Un elemento, questo, da non trascurare assolutamente.
Inoltre, almeno da un punto di vista teorico, l’AI dovrebbe essere in grado di fare valutazioni più complete rispetto a quelle del singolo essere umano, almeno considerando il fattore tempo.
Investimenti: perché affidarsi ad un consulente
Sembrerebbe tutto molto bello da quanto evidenziato al paragrafo precedente.
C’è però almeno una componente che l’AI non è assolutamente in grado di mettere in campo: l’anima.
Così come è vero che quando si parla di contenuti, si fa riferimento al fatto che l’intelligenza artificiale è in grado di produrre risultati di qualità, è altrettanto vero che, se si vanno ad analizzare i vari lavori, ci si accorge subito che manca quel tocco di personalità, di anima, che solo un essere umano è in grado di dare.
Allo stesso modo, in ambito finanziario, possiamo trovare la componente mancante con relativa facilità: l’assenza del rapporto umano.
Quello che contraddistingue il rapporto con un consulente, oltre alla professionalità, la competenza, la preparazione, è proprio il fattore umano.
E, questo, non può essere sostituito da nessuna macchina o AI.
Un bene, un male? Ai posteri l’ardua sentenza.
Potrebbe invece essere molto più sensata la collaborazione tra AI ed essere umano: avere un consulente in grado di sfruttare le enormi potenzialità offerte dall’intelligenza artificiale a vantaggio dei propri clienti, potrebbe essere il vero “plus” di tutta questa diattriba.