Investimenti: cosa si intende con impact investing
Se fino a qualche tempo fa si pensava ad un investimento solo dal punto di vista della remuneratività che era in grado di offrire, negli ultimi anni, le cose sono decisamente cambiate.
Questo perché, in primis è cambiata e sta cambiando la società, ovvero, piano piano, stiamo prendendo (tutti o quasi) coscienza delle problematiche (non più procrastinabili) che affliggono il mondo.
Ecco che quindi, temi come quello della sostenibilità ambientale, dell’inclusione sociale e via dicendo, fanno parte del nostro quotidiano a tutti gli effetti e latitudini.
Sta mutando la prospettiva e, anche gli investitori hanno iniziato a pensare in modo più responsabile e sostenibile.
La strategia impact investing, quindi, non è altro che la traduzione concreta di questi buoni propositi.
In poche parole, significa investire in attività, fondi, organizzazioni che, oltre all’aspetto finanziario abbiano finalità ambientali, inclusive, sociali.
Questo concetto, ovviamente, può essere utilizzato a qualsiasi stadio, non solo a livello istituzionale o dal punto di vista dei grandi gestori di patrimoni.
Ogni risparmiatore, col proprio modo di agire, può diventare parte di questo nuovo modo di intendere e sviluppare l’ambito finanziario.
Investire: impact investing dei gestori
I gestori di fondi comuni e strumenti finanziari di varia natura, hanno intrapreso questo cammino da diversi anni, creando sia appositi prodotti, sia effettuando scelte differenti in relazione ai titoli presenti nei loro portafogli.
Certo, non si tratta di una operazione che riguarda indistintamente qualsiasi tipo di prodotto, anche perché, a livello di patrimoni consistenti, le strategie e le scelte d’investimento, non possono essere modificate in un amen.
Però, i primi passi sono stati fatti e si sta andando verso forme di investimento sempre più consapevoli e rispettose del mondo e delle persone che ci stanno attorno.
Quali sono i tratti caratteristici dell’impact investing, ovvero quali sono gli effetti misurabili che produce? L’impatto dell’investimento deve risultare intenzionale, misurabile e addizionale, ovvero deve, per dirla in parole povere, riferirsi ai valori accennati precedentemente.
Ad esempio, i gestori hanno creato degli strumenti finanziari che escludono dai loro portafogli aziende che investono nel settore delle armi, del tabacco e via dicendo, mentre sono invece andati a premiare quelle società che rispondono ai requisiti ESG (ambiente, sociale, governance).
Investire: impact investing del singolo
Come evidenziato precedentemente, ogni risparmiatore può fare la propria parte.
Tante briciole formano una pagnotta di pane.
Nel momento in cui decidiamo verso quali ambiti dirottare i nostri investimenti, oltre alla mera remuneratività, dobbiamo valutare anche il plus che, le società sulla quali pensiamo di puntare, possono apportare al bene comune.
Certo, dobbiamo tenere ben presente un fattore importante: di norma, gli investimenti che seguono la strategia impact investing, non danno risultati memorabili nel breve periodo ma devono essere visti con un’ottica temporale di medio se non direttamente lungo periodo.
Per i cambiamenti ci vuole tempo, per i rendimenti anche.
Scegliere una società che rispetta il lavoro, l’ambiente, il sistema che la circonda, significa creare i presupposti per un mondo migliore. A costo di lasciare qualcosa in termini di rendimenti o di orizzonte temporale entro il quale raccogliere i frutti degli stessi.