Intesa Sanpaolo ha ricevuto la decisione finale della BCE riguardante il requisito patrimoniale da rispettare a partire dal 1° gennaio 2024 a livello consolidato. Questo requisito è determinato dagli esiti del Supervisory Review and Evaluation Process (SREP) e risulta essere pari al 9,32% in termini di Common Equity Tier 1 ratio.
Per raggiungere questo requisito patrimoniale, contribuiscono diversi fattori. In primo luogo, vi è il requisito SREP in termini di Total Capital ratio, che ammonta al 9,50% e comprende il requisito minimo di Pillar 1 dell'8%, di cui il 4,5% rappresenta il Common Equity Tier 1 ratio, e un requisito aggiuntivo di Pillar 2 dell'1,50%, di cui lo 0,84% è in termini di Common Equity Tier 1 ratio, applicando la modifica regolamentare introdotta dalla BCE dal 12 marzo 2020.
Inoltre, sono previsti dei requisiti aggiuntivi, che sono interamente in termini di Common Equity Tier 1 ratio. Questi includono il Capital Conservation Buffer, pari al 2,5%, l'O-SII Buffer (Other Systemically Important Institutions Buffer), pari all'1,25%, e la riserva di capitale anticiclica (Countercyclical Capital Buffer), pari allo 0,23%.
Al 30 settembre 2023, i coefficienti patrimoniali di Intesa Sanpaolo a livello consolidato, dopo aver dedotto circa 4,3 miliardi di euro di dividendi maturati nei primi nove mesi del 2023 (di cui circa 2,6 miliardi distribuiti come acconto dividendi a novembre 2023) e le cedole maturate sulle emissioni di Additional Tier 1, risultano essere: 13,6% per il Common Equity Tier 1 ratio, 19,2% per il Total Capital ratio, e pro-forma: 14,9% per il Common Equity Tier 1 ratio e 20,7% per il Total Capital ratio.
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