Interpump ha archiviato giovedì la terza seduta con il segno positivo, senza tuttavia riuscire ad archivare la giornata al di sopra di quota 52, livello ritenuto graficamente rilevante.
Come già accaduto anche ieri (mercoledì) il titolo ha aggiornato i massimi degli ultimi due mesi, senza tuttavia riuscire a confermare in chiusura di scambi i buoni propositi mostrati nell'arco della seduta.
Buone notizie per il gruppo Interpump
E non mancano le notizie positive attorno alla società.
E' di ieri infatti la notizia che Intesa Sanpaolo ha confermato la raccomandazione di acquisto sul titolo aumentandone il target price da 57,70 a 58,20 euro in seguito ai buoni risultati della trimestrale.
Nei primi tre mesi del 2023 infatti i ricavi del gruppo sono risultati pari a 592,3 milioni di euro, in crescita del 21,2% rispetto all'anno precedente, mentre l'utile netto è stato di 86,0 milioni di euro, ovvero il 30,2% in più rispetto all'anno precedente.
Sulla base di questi numeri, il presidente esecutivo Fulvio Montipò ha affermato che è possibile "immaginare un andamento positivo per l'esercizio 2023 e un possibile miglioramento rispetto alla guidance".
Anche gli altri broker guardano con ottimismo ad Interpump
Ma non è stata soltanto Intesa Sanpaolo ad incrementare il target price su Interpump, anche Mediobanca Securities infatti ha aumentato il prezzo obiettivo a 58,5 euro da 57 euro, confermando una valutazione "neutral".
Kepler Cheuvreux ha invece mantenuto la raccomandazione "buy" e un prezzo obiettivo di 59 euro, mentre Banca Akros lo ha portato da 61 a 61,5 euro mantenendo una raccomandazione "buy".
Cosa suggerisce il grafico di Interpump
Il titolo sta premendo sulla resistenza a 52 euro, importante riferimento nel breve termine oltre il quale verrebbero gettate le basi per la ripresa del trend rialzista partito dai minimi dello scorso autunno.
Resistenza successiva sui top da inizio anno a 53,35 euro, poi a quota 56, baluardo oltre il quale i margini di apprezzamento si amplierebbero e si potrebbe tornare a guadare con ottimismo al ritorno in area 65.
Il tempo però stringe e non gioca a favore del titolo il fatto che per tutta la settimana quota 52 ne abbia respinto l'assalto, ricacciando indietro i prezzi anche in una seduta come quella odierna, quando sembrava che l'impresa potesse essere finalmente realizzata.
La prolungata permanenza a ridosso della resistenza potrebbe fiaccare le forze degli acquirenti ed agevolare la realizzazione di una correzione.
Per questo motivo la giornata di domani venerdì 19 maggio, l'ultima della settimana, si prospetta come campale e probabilmente decisiva per le sorti dei corsi nel futuro più prossimo.
In caso di permanenza sotto 52 euro, infatti, resterebbe molto vivo il rischio di una nuova flessione verso i sostegni a 48,50 e 47 euro, riferimenti critici nello scenario di medio lungo periodo.