Intermonte mantiene un'opinione positiva sul mercato italiano, nonostante le tensioni geopolitiche e gli alti e bassi del 2023. Si prevede che le mid/small cap recupereranno dopo la scarsa performance dell'anno precedente, causata dalla rotazione del portafoglio e dai riscatti dei fondi PIR. Questo è riportato nel report mensile di Intermonte.
L'opinione degli analisti
Gli analisti suggeriscono che ci sono ancora titoli con forti prospettive di crescita e valutazioni interessanti all'interno di questo segmento di mercato. Preferiscono titoli con una visibilità chiara sulle stime e modelli di business duraturi. Questi includono aziende legate alla trasformazione digitale, utility, alcuni settori industriali con piani di investimento a lungo termine e i consumatori con un forte posizionamento e un buon potere di prezzo.
Le operazioni di M&A potrebbero tornare a interessare le aziende che generano una grande quantità di liquidità e cercano opportunità di crescita, così come le aziende che potrebbero essere prese di mira per acquisizioni o delisting.
Liquidità della large cap +15%
Intermonte ha notato un aumento del 15% della liquidità delle large cap nel mese scorso rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, con un aumento del 6,9% su base annua. Le mid/small cap, invece, hanno visto una riduzione della liquidità, con una diminuzione del 6,6% YoY per le mid cap e del 6,3% YoY per le small cap.
Piani di Risparmio Individuali (PIR)
Il report include anche un focus sui fondi PIR (Piani di Risparmi Individuali). I dati di Assogestioni mostrano un deflusso di 2,156 miliardi di euro nei primi nove mesi del 2023, con le stime preliminari per ottobre e novembre che confermano questa tendenza negativa. Gli analisti prevedono un deflusso totale di 2,5 miliardi di euro.
A lungo termine, Intermonte prevede un alto interesse per i fondi PIR, grazie ai benefici fiscali e all'impegno a lungo termine richiesto agli investitori dal punto di vista del distributore.
(Redazione)