Intel: fase critica dopo le dimissioni del CEO Pat Gelsinger, il titolo non emerge a Wall Street.

Redazione Traderlink Redazione Traderlink - 03/12/2024 10:58

Intel: fase critica dopo le dimissioni del CEO Pat Gelsinger, il titolo non emerge a Wall Street.

Intel ha annunciato le dimissioni immediate del suo CEO Pat Gelsinger, in una fase delicata per l'impresa, che continua a non brillare in Borsa. 

Punti salienti 

Pat Gelsinger, CEO di Intel, ha rassegnato le sue dimissioni con effetto immediato domenica scorsa. Ad assumere le redini dell'azienda saranno David Zinsner, CFO di Intel, e Michelle Johnston Holthaus, CEO di Intel Products, nel ruolo di co-CEO ad interim. Gelsinger, che ha 63 anni, era stato nominato CEO dell'azienda a febbraio 2021.

Intel in controtendenza rispetto al settore

Durante il suo mandato di tre anni e cinque mesi come massima autorità dell'azienda, le azioni Intel sono diminuite del 53%. A titolo di confronto, l’S&P500, l’indice di riferimento di Gelsinger, è cresciuto del 69% nello stesso periodo. Nel frattempo, un altro produttore di chip, Nvidia, ha registrato una crescita di oltre il 900%. 

Le difficoltà di Intel in Borsa coincidono con un periodo molto particolare, dal momento che i suoi principali concorrenti hanno registrato una serie di rally grazie al loro ruolo nella corsa all'intelligenza artificiale. Negli ultimi dieci anni, Intel è il sedicesimo peggior titolo dell’S&P500 in termini di performance, con una diminuzione del 16%, secondo i dati di FactSet. Allo stesso tempo, i suoi competitor più noti, Nvidia e Advanced Micro Devices, si sono guadagnate un posto tra le prime aziende americane per performance, con Nvidia che è cresciuta del 28.000% e AMD del 5.000%, sempre secondo dati FactSet. 

Il parere degli analisti

Gli analisti prevedono che Intel registrerà quest'anno la sua prima perdita annuale dal 1986. È stato un periodo estremamente deludente per il produttore di chip che, quest'estate, ha registrato la sua peggiore seduta a Wall Street in 50 anni. Inoltre, l'azienda ha sospeso il dividendo e annunciato una riduzione del 15% della forza lavoro. Ciò a dispetto di un finanziamento di 8 miliardi di dollari dal CHIPS Act del governo Biden e di un grande interesse per i chip semiconduttori nel pieno del boom dell'intelligenza artificiale generativa. La maggior parte delle difficoltà di Intel si ritiene sia riconducibile alla sua percezione relativamente deludente nel campo dell'intelligenza artificiale. 

"Alla fine, ci vuole innovazione, esecuzione e prodotti all'avanguardia, nessuna delle quali abbiamo visto durante il regno di Pat Gelsinger", ha affermato l'analista di Rosenblatt Hans Mosesmann in una nota ai suoi clienti.

(Redazione)

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