INPS: assegno di inclusione

Se la richiesta per l'assegno di inclusione viene fatta entro il 31 gennaio, a partire dal 27 febbraio, l'Inps erogherà sia l'importo del mese di gennaio che quello di febbraio. Tutto ciò è possibile se è stato sottoscritto il Patto di Attivazione Digitale (Pad) entro la stessa data e se il richiedente risulta avere i requisiti necessari, dopo un'indagine condotta dall'ente previdenziale. L'Inps ha comunicato queste istruzioni in un messaggio del 3 gennaio. Le domande per l'assegno di inclusione, che sostituisce il reddito di cittadinanza, sono aperte dal 18 dicembre. Queste possono essere inviate online tramite il sito dell'Inps, in una sezione specifica, o presso i patronati. Inoltre, è possibile rivolgersi ai Caf.

L'Inps ha anche annunciato che effettuerà i primi pagamenti relativi alle domande presentate tra il 18 dicembre e il 7 gennaio dal 26 gennaio, purché sia stato sottoscritto il Pad. L'importo dell'assegno varia in base al reddito familiare, fino a un massimo di 6.000 euro all'anno per ciascun membro della famiglia. Il beneficio viene erogato per un massimo di 18 mesi, rinnovabili per periodi aggiuntivi di 12 mesi, con una sospensione di un mese. L'assegno è destinato a tutti i membri della famiglia tra i 18 e i 59 anni con un Isee inferiore a 6.000 euro. 

Per le domande presentate a partire da febbraio, il primo pagamento verrà effettuato dal 15 del mese successivo alla sottoscrizione del Pad. I pagamenti successivi saranno effettuati il 27 del mese di competenza. Per avere diritto all'assegno di inclusione, è necessario soddisfare determinati requisiti. Il beneficio è infatti destinato alle famiglie con un Isee non superiore a 9.360 euro, che abbiano almeno un membro che si trovi in una delle seguenti condizioni: disabilità, minore, almeno 60 anni di età, in situazione di svantaggio e inserito in un programma di cura e assistenza dei servizi sociosanitari territoriali certificato dalla pubblica amministrazione.

(Redazione)