La Borsa di New York ha chiuso la seduta in deciso rialzo. Il Dow Jones ha registrato un guadagno dell'1,43%, l'S&P 500 dell'1,91% e il Nasdaq Composite del 2,37%. Questo è stato favorito dai dati positivi sull'inflazione, che aumentano le possibilità di una possibile fine del programma di aumento dei tassi da parte della Fed. I rendimenti obbligazionari sono diminuiti. In particolare, il settore immobiliare e quello dei servizi di pubblica utilità hanno registrato un'ottima performance, poiché sono più sensibili alle variazioni del costo del denaro. Tra i titoli in evidenza, Snap ha registrato un aumento del 7,52%. Secondo indiscrezioni, la piattaforma social avrebbe raggiunto un accordo con Amazon per consentire l'acquisto dei prodotti direttamente dall'applicazione Snapchat. Home Depot ha registrato un aumento del 5,46%.
Il retailer ha chiuso il terzo trimestre con vendite su base comparabile in calo del 3,1%, rispetto al -3,3% previsto dal consensus LSEG, e ha registrato un utile per azione ajusted di 3,81 dollari, superando anche in questo caso il consenso (3,76 dollari). Fisker ha registrato una diminuzione del 18,73%. Il produttore di veicoli elettrici ha rivisto al ribasso le previsioni di produzione da 20.000-23.000 a 13.000-17.000 veicoli.
Sul fronte macroeconomico, il tasso d'inflazione, secondo quanto comunicato dallo U.S. Bureau Of Labor Statistics (ente statistico dipendente dal ministero del Lavoro di Washington), è diminuito del 3,2% su base annua rispetto al 3,7% registrato ad agosto e settembre (3,2% a luglio). Questo è inferiore al consenso di Dow Jones Newswires e Wall Street Journal, che era del 3,3%. Su base sequenziale, l'indice dei prezzi al consumo è rimasto invariato rispetto all'aumento precedente dello 0,4% (0,6% ad agosto) e all'0,1% previsto dagli economisti. L'inflazione core, al netto di energia e alimentari, è invece diminuita al 4,0% su base annua rispetto al 4,1% di settembre (4,3% ad agosto) e rispetto al consenso. Su base sequenziale, l'indice dei prezzi core è aumentato dello 0,2% rispetto all'0,3% previsto dagli economisti, mantenendo una lettura stabile rispetto ad agosto e settembre (0,2% anche a giugno e luglio).
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