Inflazione Usa ferma l'Europa: Piazza Affari chiude in calo del 0,3%

12/12/2023 17:38

Inflazione Usa ferma l'Europa: Piazza Affari chiude in calo del 0,3%
Altra seduta prudente per le borse europee, compresa Piazza Affari, mentre Wall Street procede poco sopra la parità dopo il report sull'inflazione statunitense. Il Ftse Mib chiude in flessione dello 0,3% a 30.342 punti, con Amplifon (+2,5%) e Azimut (+1,3%) tra le migliori. Positiva Banco Bpm (+1,2%) dopo l'annuncio del piano strategico 2023-2026, mentre arretrano Mps (-2,6%) e Saipem (-2,5%).
Nel pomeriggio sono stati diffusi i dati di novembre sull'inflazione americana, che hanno evidenziato un aumento dello 0,1% su base mensile e del 3,1% su base annua, mentre l'indice core dei prezzi al consumo è cresciuto dello 0,3% rispetto a ottobre e del 4,0% nel confronto con un anno prima.

I numeri sono sostanzialmente in linea con le stime degli analisti e rafforzano la prospettiva di tassi elevati per un lungo periodo di tempo.
I trader hanno leggermente rivisto al ribasso le scommesse sui tagli dei tassi nel 2024, ma continuano ad aspettarsi quattro mosse nel corso dell'anno, la prima delle quali a maggio. Domani la Fed manterrà il costo del denaro invariato e pubblicherà i cosiddetti dot-plot, le proiezioni dei funzionari sul sentiero dei tassi.
Giovedì si riuniranno invece la Bce e la Bank of England, che a loro volta dovrebbero mantenere inalterato il costo del denaro. In giornata è stato diffuso anche l'indice Zew tedesco, in miglioramento a 12,8 punti, mentre nel Regno Unito la crescita dei salari ha registrato un rallentamento, segno che le pressioni inflazionistiche nel mercato del lavoro stanno diminuendo.

Sull'obbligazionario, lo spread Btp-Bund si riduce lievemente a 177 punti base, con il rendimento del decennale italiano in calo al 4,0%. Il Treasury a 10 anni si attesta al 4,22% e il Bund si attesta al 2,23%.
Tra le materie prime, l'oro è poco mosso a 1.983 dollari l'oncia mentre le quotazioni del greggio perdono nuovamente terreno, con il Brent in discesa di oltre 3 punti percentuali a 73,4 dollari, complice l'aumento delle esportazioni russe via mare ai massimi da luglio, che alimenta i timori per un eccesso di offerta.

Sul Forex, l'euro/dollaro si riavvicina a quota 1,08 mentre il dollaro/yen scivola a 145,6 dopo l'apprezzamento di ieri.

(Redazione Traderlink)

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