A Wall Street, la pubblicazione dell'indice dei prezzi al consumo Usa ha generato un clima di incertezza, specialmente riguardo alla possibilità di un taglio dei tassi Usa previsto per giugno. Questa prospettiva era già precaria, considerando che altri indicatori macroeconomici avevano messo in dubbio la capacità della Fed di Jerome Powell di adottare una politica monetaria più accomodante.
I dati sull'inflazione Usa hanno provocato un repentino aumento dei rendimenti dei titoli di stato americani a 10 anni, che hanno raggiunto circa il 4,57%, un livello record dal mese di novembre.
Attualmente, i futures sui fed funds indicano una probabilità del 17% di un taglio dei tassi da parte della Fed a giugno, mentre crescono le speculazioni su un possibile taglio a settembre.
L'andamento negativo di Wall Street ha influenzato i mercati globali, con il Nikkei 225 della borsa di Tokyo in calo dello 0,44% e la borsa di Hong Kong in ribasso dello 0,75%. I futures Usa appaiono stazionari.
Oggi l'attenzione è rivolta alla Banca Centrale Europea di Christine Lagarde, che annuncerà le decisioni sui tassi alle 14.15 ora italiana, seguite dalla conferenza stampa alle 14.45. L'attuale scenario sull'inflazione Usa complica le decisioni sui tassi non solo per la Fed, ma anche per la Bce.
In questo contesto, si intensificano le discussioni riguardo a possibili mosse della Bce e ai potenziali impatti sui BTP, sui bond euro e su altri aspetti dei mercati finanziari.
(Redazione Traderlink)