Inflazione sopra le attese, taglio tassi a giugno

13/02/2024 17:53

Inflazione sopra le attese, taglio tassi a giugno

USA: si interrompe il calo dell'inflazione

Cambiano ancora le prospettive riguardo le scelte di politica monetaria delle banche centrali. Oggi i dati sull'inflazione USA a gennaio comunicati dal Bureau of Labor Statistics hanno sorpreso il mercato in senso negativo.
L'indice CPI si è attestato a +3,1% a/a, in netto calo rispetto al +3,4% di dicembre ma superiore al +2,9% del consensus. Il CPI core (esclude dal computo cibo ed energia, capitoli volatili e potenzialmente distorsivi) ha fatto segnare +3,9%, confermando il dato di dicembre e posizionandosi sopra il +3,7% atteso dagli economisti.

La prudenza delle banche centrali

In altre parole il processo di rientro dell'inflazione verso l'obiettivo di lungo periodo del 2% fissato dalla Federal Reserve ha subito un'inattesa battuta d'arresto, andando a confermare l'atteggiamento prudente puntualmente reiterato nella comunicazione di Fed e BCE.

Il refrain è nella sostanza: la politica restrittiva adottata negli ultimi due anni circa sta dando i frutti sperati ma per cantare vittoria è necessario attendere ulteriori conferme a causa delle incognite geopolitiche ancora presenti (l'ultima in ordine di tempo è la crisi del Mar Rosso) e degli effetti di base che renderanno difficoltoso il cammino dell'ultimo miglio prima del ricongiungimento con il famigerato 2%.

Taglio tassi a marzo ormai fuori discussione

Sui mercati finanziari queste dinamiche si sono tradotte nella definitiva capitolazione dello scenario che analisti e investitori avevano delineato fino a fine 2023-inizio 2024: inflazione ormai sconfitta ma rischio concreto di recessione indotta dagli alti tassi di interesse ufficiali.

Invece le cose sono andate in modo ben diverso: di recessione non c'è traccia e l'inflazione è si scesa molto ma per rivederla al 2% occorrerà ancora molto tempo.

Il mercato si sta riallineando alla Fed

É stata pertanto spazzata via l'ipotesi di un primo taglio dei tassi di interesse a marzo: al momento CME FedWatch Tool assegna il 9% di probabilità a un -25 bp nella riunione del FOMC del 20 marzo contro il 16% di ieri e il 77% di un mese fa.

Nemmeno il 1° maggio è ora attesa una riduzione (36% di probabilità, 525 ieri). La prima mossa da un quarto di punto della Fed dovrebbe arrivare il 12 giugno, mentre per l'intero 2024 l'entità complessiva della riduzione dei tassi sui Fed Funds è intorno ai 100 bp da 150-175 un mese fa. Ricordiamo che nelle ultime proiezioni macroeconomiche della Federal Reserve il taglio dei tassi nell'anno solare è stimato in 75 bp: il mercato sta convergendo verso le indicazioni della banca centrale americana.

© TraderLink News - Direttore Responsabile Marco Valeriani - Riproduzione vietata

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