Inflazione record nel 2022: +8,1%, il più alto in 40 anni.

Il 2022 è stato un anno caratterizzato da un aumento dei prezzi senza precedenti, con un tasso di inflazione misurato dall'indice NIC del 8,1%. Questo è il valore più alto registrato dal 1985, quando la percentuale superò il 9%. Secondo l'Upb, le pressioni rialziste sui prezzi sono iniziate a monte della catena produttiva, nel corso della primavera del 2021, come riflesso dei rincari delle materie prime. Queste pressioni si sono poi diffuse alle voci di consumo, incidendo notevolmente sul carrello della spesa.

Per il 2022, si era previsto che l'impatto sull'incremento dei prezzi per le famiglie sarebbe stato pari al 9,6% (di cui circa il 7% per l'aumento dei prezzi dei beni energetici e il 2,7% per l'inflazione degli altri beni). Tuttavia, le politiche di mitigazione hanno contribuito a ridurlo di circa il 4,5%, portando a una percentuale finale del 5,1%.
Questo aumento dei prezzi ha colpito duramente le famiglie, che hanno dovuto fare i conti con una riduzione del potere d'acquisto e un conseguente aumento dei costi di vita. Tuttavia, le politiche di mitigazione messe in atto dal governo hanno contribuito a ridurre l'impatto sulla spesa delle famiglie, mitigando in parte gli effetti negativi dell'aumento dei prezzi.

In generale, l'inflazione rappresenta un problema economico serio per qualsiasi Paese, poiché può compromettere la stabilità economica e sociale. Per questo motivo, è importante adottare politiche economiche appropriate volte a contrastare il fenomeno e a proteggere la popolazione dai suoi effetti negativi.

(Redazione Traderlink)