Inflazione persistente potrebbe richiedere rialzi tassi, avverte Holzmann della BCE

Non è ancora chiaro se la Banca Centrale Europea (Bce) abbia raggiunto il picco dei tassi. Secondo Robert Holzmann, membro del Consiglio Direttivo della Bce, l'inflazione persistente potrebbe comportare ulteriori aumenti dei tassi. Tra le possibili minacce che ostacolano la diminuzione dei prezzi al consumo nella zona euro, Holzmann ha citato i negoziati salariali e l'aumento del costo del petrolio.
Holzmann ha affermato che attualmente ci sono shock che potrebbero costringere la Bce ad aumentare ulteriormente i tassi, poiché il controllo dell'inflazione è il loro compito principale. Queste osservazioni arrivano mentre gli investitori sono sempre più convinti della promessa della Bce di mantenere i tassi sui livelli attuali, ritenuti restrittivi, per un periodo prolungato al fine di garantire che l'inflazione si avvicini nuovamente al 2%.

Mentre alcuni responsabili delle politiche ritengono che i tassi abbiano già raggiunto il loro picco e non dovrebbero essere ulteriormente aumentati a causa del rallentamento dell'economia, altri sostengono che sia troppo presto per dichiarare la fine della campagna di restrizione monetaria più aggressiva nella storia della Bce, considerando i persistenti rischi per i prezzi.
Holzmann ha dichiarato che sarebbe felice di rimanere sui livelli attuali dei tassi se ciò significasse che l'economia è forte. Questa settimana, i dati di settembre sui prezzi al consumo mostreranno l'impatto degli aumenti dei tassi finora attuati sull'inflazione. I primi report nazionali sono previsti per giovedì, con gli analisti che prevedono un forte rallentamento in Germania. Venerdì, Eurostat pubblicherà i dati per l'intera area euro.

Holzmann ha concluso sottolineando che, nonostante l'incertezza economica, sono possibili sorprese positive per la crescita, ad esempio provenienti dalla Cina. Ha anche menzionato favorevolmente una discussione imminente sull'accelerazione della fine dei reinvestimenti dal portafoglio pandemico, ma ha chiarito di non essere a favore di vendite aperte di asset nel programma APP della Bce.

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