La Borsa di New York ha chiuso la seduta in ribasso, preoccupata dall'accelerazione dell'inflazione a marzo che ha allontanato i tagli dei tassi da parte della Fed. Il Dow Jones ha registrato una perdita dell'1,09%, l'S&P 500 dello 0,95% e il Nasdaq Composite dello 0,84%. Dai verbali dell'ultima riunione della Fed emerge la necessità per la banca centrale di avere maggiore sicurezza sul calo dell'inflazione verso il target del 2%, confermando comunque l'intenzione di ridurre i tassi di interesse nel 2024. Tra i titoli in evidenza, Nvidia ha guadagnato il 1,97%. Morgan Stanley ha alzato il target price a 1.000 dollari, mentre Hexcel ha registrato una perdita del 12,31% e ha nominato Tom Gentile come nuovo CEO. Paramount Global ha perso il 4,28%, e secondo il Wall Street Journal, tre membri del Cda potrebbero dimettersi in seguito alle trattative di fusione con Skydance Media.
Sul fronte macroeconomico, il tasso d'inflazione a marzo, comunicato dallo U.S. Bureau Of Labor Statistics, è aumentato al 3,5% annuo rispetto al 3,2% di febbraio (3,1% a gennaio), superando il 3,4% previsto dal consensus di Dow Jones Newswires e Wall Street Journal. Su base mensile, l'indice dei prezzi al consumo è salito dello 0,4%, come a febbraio, contro lo 0,3% previsto. L'inflazione core, escludendo energia e alimenti, è rimasta stabile al 3,8% di febbraio, contro il 3,9% di dicembre e gennaio, superando il 3,7% previsto dagli economisti. Su base mensile, l'indice dei prezzi core è cresciuto dello 0,4%, come nei mesi precedenti, superando lo 0,3% previsto dal consensus. Il Census Bureau ha riferito che a febbraio le scorte all'ingrosso sono aumentate dello 0,5% rispetto al mese precedente, in linea con le aspettative.
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