A febbraio 2024, l'Indice Nazionale dei Prezzi al Consumo (NIC) ha registrato un lieve aumento dello 0,1% rispetto al mese precedente e dell'0,8% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Questo dato conferma la stima preliminare e riflette una stabilizzazione dell'inflazione. I diversi aggregati di spesa presentano andamenti contrastanti: si osserva un rallentamento nei prezzi degli alimentari non lavorati e lavorati, degli altri beni, dei servizi relativi ai trasporti, dei servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona e dei servizi relativi all'abitazione.
Al contrario, si registra un aumento nei prezzi dei tabacchi e dei servizi relativi alle comunicazioni, mentre si attenua la diminuzione dei prezzi degli energetici. Nel mese di febbraio, l'inflazione di fondo, al netto degli energetici e degli alimentari freschi, è decelerata al +2,3%, mentre quella al netto dei soli beni energetici si è attestata al +2,6%.
L'andamento dei prezzi dei beni continua a diminuire, mentre quello dei servizi rimane stabile, portando il differenziale inflazionistico tra i due settori a +3,8 punti percentuali. I prezzi dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona hanno rallentato rispetto al periodo precedente.
L'indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA) ha registrato un aumento tendenziale dell'0,8% a febbraio, in lieve diminuzione rispetto al mese di gennaio. L'Indice Nazionale dei Prezzi al Consumo per le famiglie di operai e impiegati (FOI) ha mostrato una variazione congiunturale nulla e un aumento su base annua dello 0,7%.
In generale, l'inflazione rimane costante all'0,8% a febbraio, grazie alla riduzione delle tensioni sui prezzi alimentari e all'attenuazione delle pressioni deflazionistiche nel settore energetico. Il tasso di crescita annuale dei prezzi del "carrello della spesa" è sceso al 3,4%, mentre l'inflazione di fondo si è attestata al +2,3%.
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