Secondo le stime preliminari, a novembre 2023 l'indice nazionale dei prezzi al consumo (NIC) registra una diminuzione dello 0,4% su base mensile e un aumento dell'0,8% su base annua. Questo rappresenta una decelerazione rispetto al mese precedente, quando l'incremento annuale era del 1,7%.
La diminuzione del tasso di inflazione è principalmente attribuibile ai prezzi degli energetici, sia regolamentati che non regolamentati, che registrano una diminuzione rispettivamente del 36,0% e del 22,5%. Inoltre, si osserva un rallentamento dei prezzi degli alimentari lavorati, dei servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona e dei servizi relativi ai trasporti. Tuttavia, questa diminuzione è parzialmente compensata dall'accelerazione dei prezzi degli alimentari non lavorati.
L'inflazione di fondo, che esclude gli energetici e gli alimentari freschi, continua a rallentare, passando dal 4,2% al 3,6%. Inoltre, la dinamica tendenziale dei prezzi dei beni diventa negativa (-1,3%), mentre quella dei servizi rimane positiva ma con un ulteriore rallentamento (da +4,1% a +3,7%). Questo comporta un ampliamento del differenziale inflazionistico tra beni e servizi.
Inoltre, si osserva un rallentamento dei prezzi dei beni alimentari per la cura della casa e della persona e dei prodotti ad alta frequenza d'acquisto.
La diminuzione congiunturale dell'indice generale è principalmente attribuita alla diminuzione dei prezzi degli energetici non regolamentati, dei servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona e dei servizi relativi ai trasporti. Questo effetto è solo parzialmente compensato dall'aumento dei prezzi degli alimentari non lavorati e lavorati.
L'inflazione acquisita per il 2023 è del 5,7% per l'indice generale e del 5,1% per la componente di fondo.
Secondo le stime preliminari, l'indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA) registra una diminuzione dello 0,4% su base mensile e un aumento dello 0,7% su base annua, in ulteriore decelerazione rispetto al +1,8% di ottobre.
In conclusione, a novembre l'inflazione scende all'0,8%, il valore più basso registrato da marzo 2021. Questo è dovuto principalmente alla flessione dei prezzi dei beni energetici e al rallentamento di alcuni tipi di servizi e dei prezzi dei beni alimentari lavorati. L'inflazione di fondo si attesta al 3,6% a novembre, in calo rispetto al 4,2% di ottobre.
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