Secondo le stime preliminari, a gennaio 2024 l'indice nazionale dei prezzi al consumo per l'intera collettività (NIC) registra un aumento dello 0,3% rispetto al mese precedente e dell'0,8% rispetto all'anno precedente. Questa accelerazione dell'inflazione su base annua è dovuta all'aumento dei prezzi dei servizi relativi ai trasporti e dei beni alimentari non lavorati, mentre si attenua l'aumento dei prezzi dei servizi relativi all'abitazione e dei beni durevoli.
La "inflazione di fondo", al netto degli energetici e degli alimentari freschi, decelera, così come quella al netto solo dei beni energetici. La dinamica dei prezzi dei beni rallenta la sua discesa, mentre quella dei servizi decelera ma rimane positiva, determinando una diminuzione del differenziale inflazionistico tra i due settori.
I prezzi dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona aumentano leggermente su base tendenziale, mentre quelli dei prodotti ad alta frequenza d'acquisto rallentano. L'aumento congiunturale dell'indice generale è dovuto principalmente alla crescita dei prezzi dei beni alimentari non lavorati, dei beni alimentari lavorati, dei servizi relativi all'abitazione, dei beni energetici non regolamentati e degli altri beni, mentre i prezzi dei servizi relativi ai trasporti e dei beni energetici regolamentati diminuiscono.
L'inflazione acquisita per il 2024 è del 0,3% per l'indice generale e dello 0,9% per la componente di fondo. Secondo le stime preliminari, l'indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA) diminuisce dell'1,1% su base mensile e aumenta dello 0,9% su base annua. La moderata accelerazione dell'inflazione a gennaio riflette l'andamento dei prezzi dei beni energetici regolamentati e dei beni alimentari non lavorati, mentre l'inflazione di fondo si attesta al +2,8%.
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