Indagine cybersecurity sulla Cina: Micron Technology risente sulle vendite

Micron Technology ha lanciato un avvertimento riguardo alle ripercussioni delle indagini sulla cybersecurity condotte dal governo cinese sulle sue vendite ai clienti con base in Cina. La società ha dichiarato che circa la metà di queste vendite potrebbero essere influenzate da tali indagini, rappresentando una percentuale "low-double-digit" del suo fatturato globale. Diversi clienti di Micron sono stati contattati da funzionari cinesi nell'ambito dell'indagine condotta dalla Cybersecurity Administration of China, annunciata all'inizio di quest'anno.

Le vendite di Micron ad aziende situate nella Cina continentale e Hong Kong rappresentano circa un quarto del fatturato globale di Micron, costituendo la principale esposizione dell'azienda. In una dichiarazione contenuta in un documento normativo, la società ha affermato che sta lavorando per mitigare questo impatto nel tempo e prevede una maggiore variabilità del fatturato trimestre per trimestre.
A seguito di queste notizie, le azioni di Micron sono scese del 2,3% all'apertura di Wall Street. La società ha anche riferito che la situazione potrebbe avere un impatto negativo sui risultati finanziari del prossimo trimestre. Il CEO di Micron ha espresso preoccupazione per la situazione e ha affermato che la società sta collaborando con i suoi clienti e le autorità per risolvere il problema.

La situazione evidenzia l'importanza della cybersecurity per le aziende che operano in Cina e la necessità di adottare misure adeguate per proteggere i propri dati. L'indagine in corso dimostra anche la crescente influenza del governo cinese sui fornitori di tecnologia straniera che operano nel paese. Micron non è l'unica azienda ad essere stata colpita da tali indagini; altre società come Apple e Amazon hanno subito indagini simili in passato.