Indagine Banca d'Italia, imprese ottimiste sul secondo trimestre

08/04/2025 18:05

Indagine Banca d'Italia, imprese ottimiste sul secondo trimestre

Le imprese italiane ritengono che la situazione economica sia peggiorata nel primo trimestre dell'anno rispetto all'ultimo del 2024 ma intravedono un leggero miglioramento per il secondo quarto del 2025, pur con l'indice ancora in territorio negativo.

Questo in estrema sintesi il quadro che emerge dall'Indagine sulle aspettative di inflazione e crescita condotta dalla Banca d'Italia tra il 21 febbraio e il 19 marzo 2025 presso le imprese dell?industria e dei servizi con almeno 50 addetti, su un campione ampliato da questa edizione da 1.500 a 2.500 unità.

Gli indicatori sono calcolati nell'indagine come saldo tra valutazioni di miglioramento e di peggioramento. Nel dettaglio osserviamo che l'indice relativo alla situazione economica generale del Paese - che è negativo dall?inizio del 2022 - nel primo trimestre 2025 si è ulteriormente deteriorato scendendo dai -25 punti di fine 2024 a -30. Le opinioni negative si sono incrementate soprattutto tra le imprese dei servizi passando da -19 a -29. Migliora da -4 a -1 l'indice relativo alle vendite grazie al forte miglioramento dell'industria (da -16 a -4).

Decisamente bene la domanda estera con l'indice che passa in positivo a +3 da -8: possibile che su questo recupero abbia influito la crescita delle esportazioni verso gli USA tesa ad anticipare il rischio dazi (rischio che si è poi concretizzato). Peggiorano invece le condizioni per investire (da -11 a -17).

Indicazioni decisamente incoraggianti arrivano invece dalle valutazioni delle imprese per il secondo trimestre 2025. L'indice delle condizioni economiche delle imprese passa da -9 a -7 punti ma sono le previsioni sulle vendite a colpire in modo positivo.

L'indicatore della domanda totale passa infatti da +14 a +24, mentre quello della domanda estera sale da +11 a +18, segnalando che forse al momento del sondaggio le imprese davano per improbabile la guerra commerciale a suon di dazi avviata da Donald Trump. Un netto miglioramento è atteso anche sul fronte dell'occupazione con l'indice che balza +8 a +16.

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