Inchiesta Monte Paschi: Procura Generale adotta una strategia insolita in caso di truffa

Redazione Traderlink Redazione Traderlink - 05/02/2024 09:38

Inchiesta Monte Paschi: Procura Generale adotta una strategia insolita in caso di truffa

Nel terzo filone dell'inchiesta sul Monte dei Paschi di Siena, la Procura Generale di Milano ha adottato una soluzione insolita, non prevista dal codice giuridico. Si tratta di una sorta di non-avocazione ma con una dichiarazione incorporata che l'avocazione sarebbe stata giusta, e l'opportunità come parametro per fare o non fare un provvedimento. 

L'accusa di Bivona

La Procura non accoglie la richiesta del finanziere Giuseppe Bivona (ex banchiere e finanziere in costante lotta con l'istituti senese) di avocare l' archiviazione dei bilanci 2016 e 2017 riguardanti l’accusa di false comunicazioni sociali e aggiotaggio. Tuttavia, pur non essendo parte del procedimento, contraddice la posizione della Procura della Repubblica e invia al giudice argomenti a sostegno dell'opposizione di Bivona alla richiesta di archiviazione.  Secondo Bivona, i pubblici ministeri non hanno considerato che i manager in questione sarebbero stati in una posizione privilegiata per notare la contabilizzazione errata dei crediti deteriorati. Inoltre, Bivona sostiene che non sono state svolte indagini sulla presunta truffa da 5,4 miliardi di euro di danni allo Stato durante la ricapitalizzazione del 2017, che egli attribuisce alla complicità della BCE presieduta allora da Mario Draghi. I PM, invece, ritengono che l'archiviazione dei bilanci 2016 e 2017 sia dovuta alla difficoltà di provare l'elemento soggettivo per i tempi ridotti di intervento dei manager; ai pareri favorevoli delle autorità di vigilanza nazionali ed europee; e alle perizie sulla congruità delle rettifiche di bilancio 2016-2017. 

La soluzione della Procura 

Nel contesto di queste posizioni contrastanti, la Procura Generale ha optato per una scelta ibrida. Non avoca il caso, ma invia al giudice un provvedimento di "non luogo a provvedere" in cui dichiara fondata l'opposizione di Bivona, sostenuta da documenti relativi all'elemento soggettivo dei manager e alle censure ai pareri dei pubblici ministeri. Tuttavia, la Procura ritiene che non sia opportuno disporre l'avocazione del procedimento, poiché il giudice ha tutti gli elementi per decidere senza ulteriori indagini e senza un ritorno alla fase delle indagini che aumenterebbe il rischio di prescrizione. 

L'udienza di venerdì

Durante un'udienza a porte chiuse tenutasi il venerdì, Bivona ha sottolineato l'importanza del testo della Procura Generale per sostenere la propria opposizione alla richiesta di archiviazione. Quest'ultima è stata riaffermata dalle pm Giovanna Cavalleri e Cristiana Roveda, che hanno sollevato una questione metodologica in merito a un documento anomalo fornito da un soggetto non autorizzato a partecipare al procedimento. Nonostante ciò, la gip De Pascale ha deciso di non eliminare questo documento dagli atti, ma di mantenerlo a scopo puramente informativo. La decisione finale su questa terza fase dei procedimenti giudiziari di Milano riguardanti la Montepaschi di Siena sarà presa da lei. 

I primi due casi giudiziari di MPS

Il primo caso giudiziario di MPS riguardava i criteri di allocazione nei bilanci dei prodotti derivati Alexandria e Santorini. Questo caso ha portato inizialmente a una condanna di 7 anni e mezzo in tribunale, seguita poi da un'assoluzione in appello e definitivamente in Cassazione per i leader dell'epoca, Giuseppe Mussari e Antonio Vigni, nonché per le banche Deutsche Bank e Nomura. Il secondo caso riguardava gli amministratori successivi, Profumo e Viola, condannati in primo grado a 6 anni ma recentemente assolti in appello. Attualmente si sta discutendo il terzo caso, che riguarda i criteri di contabilizzazione dei Npl o crediti deteriorati. Durante l'udienza di venerdì è stata annunciata anche la triste notizia della morte dell'avvocato Paolo Emilio Falaschi, difensore dei piccoli azionisti in molti dei procedimenti riguardanti Mps.

Monte dei Paschi di Siena questa mattina 5 febbraio, si avvia con un rialzo superiore al punto percentuale e cerca di raggiungere i 3.3 punti.

(Redazione)

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