In pensione anche con meno di 20 anni di contributi? Solo in questi casi

Niccolò Mencucci Niccolò Mencucci - 18/04/2025 10:15

In pensione anche con meno di 20 anni di contributi? Solo in questi casi

Anche quest'anno è possibile andare in pensione senza maturare i 20 anni di contribuzione previsti dalla Legge Fornero.

Esistono infatti dei trattamenti previdenziali (e non) che, pur richiedendo meno dei canonici 20 anni, permettono al lavoratore di andare comunque in pensione.

Ciononostante, queste soluzioni prevedono degli ulteriori requisiti per avere sicuro l'accesso.

Vediamo infatti quali sono queste pensioni che richiedono meno di 20 anni, e quali sono i loro requisiti.

Per saperne di più in merito all'argomento, consigliamo di approfondire al meglio la questione con questo video YouTube, con ringraziamento al canale di Pianeta Pensioni.

Pensione con meno di 20 anni di contributi: le Deroghe Amato

Per i contribuenti che hanno maturato diversi anni di contribuzione durante il periodo retributivo è possibile anche nel 2025 andare in pensione con meno di 20 anni di contributi, grazie alle Deroghe Amato.

Introdotte dalla Legge Amato del 1992 (D Legs 503/1992), queste deroghe consentono a chi ha almeno 15 anni di contributi di accedere alla Pensione di Vecchiaia, senza dover raggiungere il tetto dei 20 anni di contribuzione oggi in vigore.

Ma attenzione. Come precisa l'INPS nella Circolare 16/2013, questi 15 anni di contributi devono essere stati maturati entro il 31 dicembre 1992.

Si possono versare questi contributi anche dopo tale data, a patto di essere stati autorizzati dall'INPS alla prosecuzione volontaria della contribuzione prima del 31 dicembre 1992.

Altrimenti, è possibile accedere a questa uscita agevolata solo se si è lavoratori dipendenti con almeno 25 anni di anzianità assicurativa complessiva.

E se si è stati occupati per almeno 10 anni (anche non consecutivi), con periodi lavorativi inferiori a 52 settimane nell?arco di un anno solare.

Pensione con meno di 20 anni di contributi: l'opzione della "contributiva"

Oltre alla Pensione ordinaria, nel 2025 è possibile accedere anche a quella "contributiva".

Si tratta di un trattamento previdenziale riservato ai lavoratori che hanno versato contributi esclusivamente a partire dal 1 gennaio 1996.

Per accedervi non servono 20 anni, ma solo 5 anni di contributi "effettivi", cioè versati regolarmente dal datore di lavoro.

C'è però un contro a questa misura: l?età minima per accedere alla pensione "contributiva" non è di 67 anni, bensì di 71 anni. Un?età decisamente più avanzata rispetto alla Pensione ordinaria.

Pensione con meno di 20 anni di contributi: il computo in Gestione Separata INPS

In alternativa a tutte le opzioni finora elencate, è possibile richiedere anche il computo dei periodi assicurativi nella Gestione Separata INPS per andare in pensione con meno di 20 anni di contributi.

Grazie al computo, il lavoratore ha la possibilità di "accentrare gratuitamente, presso la Gestione Separata stessa, i periodi di contribuzione maturati presso altre gestioni, al fine di conseguire un unico trattamento pensionistico", spiega l'INPS sul sito ufficiale.

Per poterne usufruire del computo, è necessario aver maturato almeno un contributo mensile nella Gestione Separata.

Inoltre, la contribuzione posseduta nelle altre gestioni dovrà essere collocata (sia in tutto o in parte) prima del 1 gennaio 1996.

Altro requisito fondamentale: al 31 dicembre 1995 si devono avere meno di 18 anni di contributi complessivi. E al momento della domanda, bisogna aver raggiunto almeno 15 anni di contribuzione, di cui almeno 5 successivi al 1 gennaio 1996.

Pensione con meno di 20 anni di contributi: l'Assegno sociale

Ultima spiaggia per andare in pensione con meno di 20 anni di contributi è l'Assegno sociale.

Si tratta di una misura più assistenziale che previdenziale, che può garantire un sostegno fino a circa 540 euro al mese per chi si trova in condizioni economiche svantaggiate.

Rispetto alle altre pensioni, l?accesso all?Assegno sociale non dipende dagli anni di contributi, bensì da requisiti anagrafici e, soprattutto, reddituali.

Fortunatamente l'Assegno sociale è compatibile con misure come l'Assegno di Inclusione. Ovviamente, anche per questo supporto economico è necessario rispettare una serie di requisiti, reddituali soprattutto.

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