Nel mercato del lavoro italiano, i contratti a tempo determinato rappresentano il 53,4% delle assunzioni totali, seguiti dai contratti a tempo indeterminato, dalla somministrazione di lavoro e da altri tipi di contratti.
Settori come i servizi alle persone e la logistica registrano una crescita della domanda, mentre il commercio e il turismo sono afflitti da incertezze. Inoltre, l'impiego di lavoratori stranieri è aumentato, con i settori dei servizi operativi di supporto alle imprese e persone, dei trasporti e della logistica che ne fanno maggiormente ricorso. Anche le industrie metallurgiche, alimentari e del turismo impiegano una percentuale significativa di lavoratori stranieri.
Le difficoltà di reperimento
Le imprese italiane segnalano una grande difficoltà nel trovare candidati per oltre 252mila posizioni vacanti. La mancanza di candidati è la principale causa segnalata dal 31,7% delle imprese, seguita da una preparazione inadeguata al 12%. Le figure professionali più richieste ma difficili da trovare sono gli attrezzisti e gli artigiani del trattamento del legno, gli operai specializzati nelle costruzioni, i meccanici artigianali e i fabbri ferrai. Le imprese del Nord Est riscontrano le maggiori difficoltà nel reperire personale, seguite dal Sud e dalle Isole e dal Centro.
Assunzioni e forza lavoro
Nel mercato del lavoro italiano, i contratti a tempo determinato rappresentano il 53,4% delle assunzioni totali, seguiti dai contratti a tempo indeterminato, dalla somministrazione di lavoro e da altri tipi di contratti.
Settori come i servizi alle persone e la logistica registrano una crescita della domanda, mentre il commercio e il turismo sono afflitti da incertezze. Inoltre, l'impiego di lavoratori stranieri è aumentato, con i settori dei servizi operativi di supporto alle imprese e persone, dei trasporti e della logistica che ne fanno maggiormente ricorso. Anche le industrie metallurgiche, alimentari e del turismo impiegano una percentuale significativa di lavoratori stranieri.
(Redazione)