Il MEF vende il 12,5% del capitale di Mps

Il Ministero dell'Economia e delle Finanze ha venduto una quota del 12,5% del capitale sociale di Banca Mps, riducendo ulteriormente la presenza dello Stato nel capitale della banca senese. L'operazione è stata eseguita in poche ore, tramite una procedura accelerata di raccolta ordini per cedere 157.461.216 azioni ordinarie. L'operazione è stata gestita da un consorzio di banche composto da BofA Securities, Citigroup Global Markets Europe Ag, Jefferies e Mediobanca, con Clifford Chance come consulente legale. L'obiettivo era di collocare le azioni presso investitori qualificati italiani e stranieri. 

Nell'ambito dell'operazione, è previsto che il Tesoro si impegni a non vendere ulteriori azioni della banca per un periodo di 90 giorni senza il consenso dei Joint Global Coordinators e Joint Bookrunners. 

Il pacchetto di azioni Mps di proprietà del ministero delle Finanze è stato venduto al prezzo di 4,15 euro per azione, fruttando al Tesoro 650 milioni di euro. Dopo l'operazione, il Mef deterrà una quota del 26,73% di Banca Mps. 

Quest'operazione segue quella del novembre scorso, quando il ministero dell'Economia cedette il 25% del Monte dei Paschi di Siena per 920 milioni di euro attraverso un'operazione di Accelerated Book Building*. In quell'occasione, la domanda di azioni superò di cinque volte l'offerta, portando a un aumento della quota venduta dal 20% al 25%. Le azioni furono vendute a un prezzo di 2,92 euro ciascuna, un valore superiore del 50% rispetto al prezzo di sottoscrizione dell'aumento di capitale sociale della banca realizzato nel novembre 2022.

 * Un accelerated bookbuild è una forma di offerta nei mercati dei capitali azionari. Si tratta di offrire azioni in un breve periodo di tempo. Il bookbuild dell'offerta viene eseguito molto rapidamente in uno o due giorni. I sottoscrittori possono talvolta garantire un prezzo minimo e i proventi della vendita all'azienda.

(Redazione)