Secondo BofA Global Research, il recente calo dei titoli di lusso potrebbe rappresentare un'opportunità di investimento, nonostante la necessità di una certa pazienza. Il settore del lusso, nonostante le difficoltà, mantiene un fascino strutturale. Nell'analisi del settore europeo, BofA ha evidenziato una diminuzione del 17% dei titoli di lusso rispetto al loro recente picco, a causa di una normalizzazione della domanda nel terzo trimestre, soprattutto ad agosto. Inoltre, un'analisi del CAGR a 5 anni suggerisce un possibile ulteriore rallentamento fino alla fine del primo semestre del 2024.
Il settore del lusso, con la sua attrattività strutturale - marchi desiderabili, alte barriere all'ingresso, una gestione di categoria migliore, potere di determinazione dei prezzi, alti margini e una forte generazione di FCF - rimane interessante nonostante il calo attuale. Tuttavia, è necessaria pazienza per cogliere le opportunità.
In questa fase di normalizzazione della domanda, gli analisti di BofA favoriscono le aziende che si rivolgono a una clientela più ricca o che hanno dimostrato una maggiore resilienza durante il ciclo economico. Tra questi, Hermes, LVMH, Brunello Cucinelli e Zegna, tutti con un rating di Buy. Anche le storie idiosincratiche a buon mercato come Swatch, Pandora e Moncler sono apprezzate. Tuttavia, si mostrano più cauti nei confronti delle aziende che si rivolgono a una clientela più giovane e meno abbiente, come Burberry, Kering, Ferragamo e Tod's, tutti con un rating di Underperform.
BofA ha anche ridotto le previsioni di fatturato per il 2024 del 5%, abbassando il margine EBIT di 100 punti base, e per questo motivo l'EPS è stato ridotto del 7%. Le riduzioni più significative di EPS al 2024 riguardano Prada (-20%), Ferragamo (-10%) e Richemont (-9%), mentre aumenta l'EPS per Hugo Boss, Pandora e Burberry.
Infine, la ricerca ha portato a sette cambiamenti nei rating: tre upgrade per Zegna (a Buy), Pandora (a Buy) e Hugo Boss (a Neutral); e quattro downgrade per Richemont (a Neutral), Prada (a Neutral), Kering (a Underperform) e Tod's (a Underperform).
(Redazione)