Il rimbalzo del Bund a testare la resistenza in area 140-142 euro si è prontamente verificato la scorsa settimana, ma dopo il superamento del livello chiave dei 140 euro e della media mobile esponenziale a 20 sedute, la giornata di martedì 4 ottobre ha registrato una chiusura di sessione di pochissimo inferiore alla suddetta media mobile e verso il livello inferiore della barra, mostrando l’emergere dell’offerta e proiettando già ombre di una potenziale correzione tecnica.
Le restanti sedute della settimana hanno visto erodere quasi il 78,6% del movimento rialzista 28 settembre-4 ottobre, deteriorando così i recenti progressi tecnici e facendo presagire un test del supporto a 135 euro, minimo della seduta del 28 settembre.
Sotto un profilo squisitamente tecnico, privilegiamo un imminente test del supporto a 135, al quale potrebbe seguire un nuovo rimbalzo verso il livello dei 140 o un movimento di consolidamento laterale.
Le vicende del Bund sono naturalmente collegate alle politiche monetarie che la BCE vorrà darsi, nella consapevolezza delle difficoltà di procedere ad uno stabile rialzo dei tassi in presenza della profonda crisi energetica che sta per attraversare il comparto produttivo europeo.
BTP future: Correzione significativa
Dopo aver trovato supporto nella bella seduta del 28 settembre scorso, a 108 euro, è proseguito il movimento impulsivo rialzista del Bund che ha superato il minimo del 14 giugno a quota 111,87.
I prezzi si sono poi spinti fino sulla media mobile esponenziale a 40 sedute in area 116,50 , prima di essere nuovamente catapultati a 110,00 circa, preludio ad un nuovo importante test del supporto critico a 108 euro.
La correzione piuttosto profonda della leg rialzista comunica debolezza, facendoci privilegiare la tesi che i prezzi potrebbero ulteriormente scivolare verso il livello dei 108 euro.
In tale ipotesi, possibile un rally tecnico volto a ritestare nuovamente i 113 euro o un movimento laterale di consolidamento.
Qualora i prezzi dovessero riprendere ad allungare oltre il massimo della seduta negativa del 5 ottobre, 115 euro, verrebbe confutata la tesi della debolezza da noi proposta.
T-Bonds: Verso il supporto dei 123 dollari
Alla bella barra “Outside Day” del 28 settembre, si contrappongono un paio di sedute incerte che, sotto il profilo tecnico, sono l’evidenza della grande battaglia tra domanda e offerta.
La seduta positiva del 3 ottobre non trova adeguato seguito il giorno seguente, non riuscendo né a superare il livello della media mobile esponenziale a 20 sedute, né tantomeno ad avvicinarsi alla resistenza chiave a 131 dollari e i prezzi correggono, ritracciando, anche in questo caso, poco meno del 78,6% della leg rialzista 28 settembre-4 ottobre.
Piuttosto probabile il test del supporto a 123 dollari, minimo della seduta del 28 settembre scorso dal quale potrebbe scaturire un nuovo rebound a ritestare il livello a 129 dollari o un movimento laterale di consolidamento.
Un eventuale allungo verso la media mobile esponenziale a 20 sedute, che venerdì ha chiuso a 128 dollari circa, confuterebbe l’idea sopra accennata.
L’idea che la politica monetaria FED potesse ammorbidirsi nei rounds successivi, si è infranta contro i dati sul lavoro emanati venerdì.
Il proseguimento della stretta sui tassi è inevitabile, così come le conseguenze future sul decennale governativo USA.
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