Buon rimbalzo per il Bund Future
Reazione consistente da parte del Bund Future nel corso dell'ultima settimana, macchiata però dal calo visto nella giornata di venerdì. Il derivato è riuscito a risalire in prossimità dei massimi di fine ottobre, venendo a contatto con la linea di conferma (neckline) del testa e spalle rialzista in formazione da settembre, riferimento praticamente coincidente in area 140,00 con la media mobile esponenziale a 50 sedute.
Il convincente superamento di area 140,00 rappresenterebbe una bella iniezione di fiducia per il Bund, preludio alla realizzazione di un rimbalzo più corposo che potrebbe condurre alla copertura del gap ribassista lasciato aperto a fine agosto a quota 146,913.
Ostacolo intermedio lungo tale percorso in area 143,00, picco di inizio ottobre.
Sul fronte supporti, invece, il rimbalzo dell'ultima settimana ha permesso di allontanare almeno momentaneamente quello a 135,50 circa, la cui violazione riproporrebbe innanzi tutto il test del bottom annuale a 134,04 (21 ottobre) e successivamente il proseguimento della corsa verso 132,75/132,80 e più in basso area 130.
Anche il BTP Future risale la china
Buona reazione in settimana da parte del BTP Future, capace di risalire ancora una volta fino a testare, in area 118,00, la parte superiore del canale moderatamente rialzista che si è venuto a definire dai minimi di fine settembre.
Come era già accaduto anche in chiusura del mese di ottobre, tuttavia, i prezzi non sono riusciti ad avere la meglio su tale ostacolo, tanto che la giornata di venerdì si è chiusa con un ripiegamento nei dintorni di quota 116,00.
Graficamente dunque non cambia molto rispetto alla precedente settimana, resta ancora concreto il rischio che il suddetto canale possa trasformarsi in una configurazione di continuazione, per quanto il derivato abbia ancora a disposizione dei buoni margini prima di scendere sul supporto in area 110,00, base del canale.
Una circostanza che troverebbe conferma solo con la violazione del sostegno intermedio a 113,00 circa.
Il ritorno sulla citata base potrebbe anticiparne il breakout e di conseguenza il proseguimento della corsa verso obiettivi ipotizzabili nei dintorni di quota 105 almeno, con il rischio di vedere livelli anche sensibilmente più bassi (area 100).
Reazioni dai livelli attuali dovranno invece spingersi fin sopra 118,00, resistenza oltre la quale le tensioni si allenterebbero favorendo un recupero più corposo verso 122,50 e 124 circa.
T-Bond in rialzo dopo il dato sull'inflazione Usa
Il T-Bond ha messo a segno una vigorosa reazione nella seduta di giovedì che ha allontanato i prezzi dai minimi di ottobre in area 117,60.
Il rialzo ha permesso di allentare le tensioni che si stavano accumulando dopo il perentorio affondo degli ultimi mesi, riconducendo i prezzi nei dintorni di quota 124,00.
Niente di particolarmente rilevante dal punto di vista grafico, almeno per il momento, con la prima resistenza critica che resta molto vicina a 124,30 circa e la media esponenziale a 50 sedute che transita a 125,50, ovvero poco più in alto.
Ma a rinforzare l'ipotesi che il rimbalzo in atto possa proseguire ulteriormente c'è il fatto che il mercato abbia reagito ad ottobre dopo essere venuto a contatto con la base dell'ampio canale che scende dai top di marzo e che sulla carta, dunque, si possa risalire almeno fino sulla linea mezzana del canale stesso ora a 126,00 circa.
Oltre 126,00 si farebbero poi concrete le possibilità che il rialzo prosegua ulteriormente verso gli obiettivi, ad oggi piuttosto ambiziosi, a 131,00 e 135,50.
Sotto 120,00 invece probabile un nuovo test a 117,60, poi via libera verso 116,00 e 114,50.