Ieri calo del Future Ftse Mib

06/07/2023 08:01

Ieri calo del Future Ftse Mib
Ieri il Future Ftse Mib ha registrato un calo di circa lo 0,68%, concludendo la giornata a quota 28325, dopo aver oscillato tra 28290 e 28520 punti. Da un sondaggio mensile svolto recentemente dalla BCE, emerge che le aspettative sull'inflazione nell'area euro sono in calo. Infatti, si prevede che nei prossimi 12 mesi questa scenderà al 3,9%, rispetto al 4,1% di aprile. Nonostante ciò, le previsioni per i prossimi tre anni rimangono al 2,5%, superando comunque l'obiettivo del 2% stabilito dalla banca centrale. Questo indica che gli esperti prevedono un rallentamento dell'inflazione nel breve termine, ma mantengono una prospettiva leggermente più elevata a medio termine.

A giugno, l'eurozona ha registrato un calo dell'indice PMI composito, che è sceso a 49,9 punti rispetto ai 52,8 del mese precedente, segnando la prima contrazione rispetto all'anno scorso. In Germania, il settore dei servizi mantiene l'indice PMI stabile a 54,1 punti. In Italia, il settore dei servizi continua a crescere per il sesto mese consecutivo, sebbene a un ritmo più lento rispetto a maggio, con un indice PMI di 52,2 punti rispetto ai precedenti 54,0. In Francia, l'attività nel settore dei servizi è diminuita per la prima volta dall'inizio dell'anno, con un indice PMI di 48,0 punti, rispetto ai 52,5 del mese precedente. In Spagna, l'indice PMI del settore dei servizi è sceso a 53,4 punti da 56,7, risultando inferiore alle previsioni di 55,7 punti. Negli Stati Uniti, gli ordini di fabbrica sono aumentati dello 0,3% a maggio, mentre gli ordini di beni durevoli hanno registrato un aumento dell'1,8%.

I verbali della riunione di giugno della Federal Reserve indicano che quasi tutti i funzionari ritengono probabile un ulteriore stretta monetaria, anche se a ritmi più lenti rispetto ai rapidi aumenti del tasso di interesse registrati all'inizio del 2022.
Nonostante le divergenze, i responsabili delle politiche monetarie mantengono la linea di non cedere troppo rapidamente nella lotta contro l'inflazione. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha sottolineato in un recente discorso al Congresso che la banca centrale ha ancora molto da fare per riportare l'inflazione al 2%. Ha anche sottolineato la coesione tra i membri del FOMC, affermando che tutti prevedono che i tassi rimarranno stabili fino alla fine dell'anno, mentre la maggior parte prevede un aumento.

In conclusione, i verbali della riunione evidenziano le divergenze tra i membri del FOMC riguardo alla politica monetaria, ma la maggior parte si aspetta futuri rialzi dei tassi, sebbene a un ritmo più moderato. La decisione di non aumentare i tassi a giugno è stata presa per valutare gli effetti delle misure precedenti sulla crescita economica e sull'inflazione.
Il futuro del Ftse Mib si sta allontanando dalla resistenza offerta in area 28800. Se i prezzi dovessero scendere al di sotto di area 28060/80, si rischierebbe una discesa verso la base del canale in area 27300. Se questo supporto dovesse essere violato, potrebbe seguire un ulteriore calo, verso area 26980 e 26200. Tuttavia, la rottura di quota 28530 potrebbe favorire un ritorno in area 28800 e, oltre quella soglia, si potrebbe assistere a un rialzo di circa 1500 punti.

(NEWS Traderlink)

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