I titoli del lusso affrontano le sfide del mercato globale in trasformazione

Redazione Traderlink Redazione Traderlink - 16/04/2025 08:45

I titoli del lusso affrontano le sfide del mercato globale in trasformazione

Il settore del lusso si trova a navigare in acque agitate nel 2025, con l'introduzione dei nuovi dazi da parte degli Stati Uniti su determinati prodotti europei. Nonostante le difficoltà, brand come Brunello Cucinelli e Moncler continuano a mantenere un posizionamento di rilievo nell’ambito della moda e del lusso globale, affrontando la sfida con strategie adattive. Ma come questi brand italiani affrontano l'impatto delle nuove tariffe e quale sarà l'effetto sui loro ricavi e margini? Gli analisti si preparano a monitorare l'evoluzione del settore, in attesa della pubblicazione dei risultati finanziari dei due brand, prevista per il 16 aprile 2025.

Le trimestrali di LVMH

Lvmh, colosso globale del settore lusso, ha terminato il primo trimestre dell'anno segnando ricavi per 20,3 miliardi di euro, evidenziando una riduzione del 2% rispetto al periodo contabile precedente. Nonostante le previsioni degli analisti, che prospettavano un aumento del 2%, il fatturato è diminuito. Le divisioni "Wines & Spirits" e "Fashion & Leather Goods" hanno registrato rispettivamente un calo dell'8% e del 4%, con i ricavi che si sono attestati a 10,11 miliardi di euro. L'Europa ha mostrato un trend positivo, a differenza degli Stati Uniti, dove si è notato un leggero decremento dovuto alla riduzione degli acquisti di prodotti di bellezza e cognac da parte dei consumatori. Anche i mercati cinesi e giapponesi hanno segnato un calo.

Brunello Cucinelli: Resilienza in un mercato globale in trasformazione

Brunello Cucinelli, uno dei leader del settore del lusso, ha risposto agli aumenti dei dazi con ottimismo. Nonostante le nuove tariffe imposte sugli importi provenienti dall'Europa, l’azienda non ha abbassato la qualità che ha fatto di Cucinelli un simbolo dell’eccellenza nel lusso. Con una forte esposizione al mercato americano (che rappresenta circa il 37% del fatturato), la maison sta esplorando nuove opportunità per navigare in un contesto di mercato complesso.

Gli analisti di Equita Sim prevedono un incremento del fatturato del 10-11% nel primo trimestre 2025, arrivando a circa 343 milioni di euro, confermando la performance di Brunello Cucinelli come al top del settore. Tuttavia, gli esperti avvertono che i margini potrebbero risentire dell'impatto dei dazi, che potrebbero richiedere un aumento dei prezzi del 6-7% sul mercato americano. Nonostante ciò, la domanda inelastica dei prodotti di lusso potrebbe assorbire l’aumento dei prezzi senza impattare troppo sul consumo.

D'altra parte, Banca Akros e Stifel hanno confermato una solida performance per Brunello Cucinelli, stimando un crescita organica e ricavi costantemente sopra la media del settore, supportati dal posizionamento unico del brand e dalla sua bassa esposizione alla domanda cinese.

Moncler: La cautela di un brand leader

Anche Moncler, simbolo dell'alta moda, non è rimasta immune agli effetti dei dazi imposti dagli Stati Uniti. Nonostante il marchio mantenga una posizione dominante nel lusso, la sua reazione è stata più cauta rispetto a Cucinelli, con stime ridotte da parte di analisti come Deutsche Bank e HSBC. Le nuove tariffe, unite alle turbolenze del mercato globale, hanno portato a una revisione delle previsioni sul target price per Moncler, ridotto a 60-62 euro.

Stifel prevede un leggero calo (-1%) dei ricavi nel primo trimestre, con una previsione di circa 817 milioni di euro. Nonostante ciò, Mediobanca sottolinea che Moncler rimarrà relativamente meno impattata rispetto ad altri brand del settore grazie alla sua forte posizione di mercato e alla sottopenetrazione negli Stati Uniti. Il brand potrebbe, infatti, beneficiare del suo potere di prezzo e della sua resilienza in un contesto di mercato difficile.

Il settore del lusso: un focus sull'economia italiana

Questi sviluppi riflettono un panorama del lusso particolarmente influenzato dalle dinamiche globali. Se da un lato le banche italiane e le aziende di moda stanno affrontando sfide dovute a dazi e incertezze politiche, dall’altro, i brand come Moncler e Brunello Cucinelli continuano a resistere grazie alla loro forte identità e alla domanda inelastica per i prodotti di alta gamma. Il posizionamento in Italia e l’attenzione alla qualità e all’innovazione sono chiavi per superare le difficoltà legate alla finanza globale.

Inoltre, il settore del lusso rimane uno dei pochi comparti con un potenziale di crescita, nonostante le turbolenze macroeconomiche. Mentre i nuovi dazi potrebbero rallentare temporaneamente i ricavi, le strategie a lungo termine e l'affermazione del brand sono destinate a sostenere il mercato. In particolare, i brand come Moncler e Brunello Cucinelli potrebbero continuare a beneficiare di un incremento del rating del lusso globale e di un posizionamento distintivo che ne fanno i leader del settore.

Breve panoramica tecnica 

Brunello Cucinelli dal 2 aprile il titolo ha ceduto circa un -8,86%, passando da 105,20 a 95,88. Dopo un forte calo nei primi giorni, il titolo ha tentato un rimbalzo con qualche giorno di recupero, ma al momento si muove ancora sotto il livello pivot medio, segnalando un trend correttivo ribassista in fase di consolidamento.

Inoltre la volatilità media giornaliera di Brunello Cucinelli nel periodo analizzato è risultata superiore al 4%. Questo valore indica una notevole variabilità nei prezzi giornalieri, coerente con le ampie escursioni osservate tra minimo e massimo nelle singole sedute.

In sintesi:

  • Volatilità elevata, soprattutto nei primi giorni di aprile.
  • Fase di correzione con tentativi di stabilizzazione nei giorni finali.
  • Supporto: minimo assoluto registrato è 87,90 e resistenza: massimo assoluto raggiunto è 106,70.
  • Pivot point medio: si colloca attorno a 95,55.

Moncler ha subito dal 2 aprile una perdita totale di circa -5,89%, passando da da 57,38 a 54,00. Il titolo ha subito una discesa marcata nella prima settimana, seguita da un recupero parziale. Al momento si muove leggermente sopra il pivot medio, con segnali di stabilizzazione.

In sintesi:

  • Supporto: livello minimo a 47,39 € (toccato il 7 aprile) e  resistenza: massimo raggiunto a 57,60 € (il 2 aprile).
  • Pivot centrale: si attesta a circa 53,19, un possibile livello chiave per il breve periodo.
  • Volatilità media giornaliera: circa 4,14%, segno di un mercato dinamico ma non estremo.

Conclusioni: Il futuro del lusso italiano

Il settore della moda e del lusso in Italia sta affrontando una sfida significativa a causa dei dazi e delle turbolenze economiche globali, ma i brand più forti come Moncler e Brunello Cucinelli sono pronti a rispondere con resilienza. La loro capacità di mantenere alti gli standard qualitativi e di adattarsi alle nuove condizioni di mercato garantirà il loro successo anche in questo scenario complesso. Gli investitori, seguendo gli sviluppi del settore, continueranno a monitorare l’evoluzione delle finanza e l’impatto delle politiche internazionali sui rating delle principali aziende del lusso.

(Redazione)

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