I timori di Meta e Spotify sui ritardi dell'IA in Europa

23/08/2024 12:12

I timori di Meta e Spotify sui ritardi dell'IA in Europa

Mark Zuckerberg, CEO e fondatore di Meta, e Daniel Ek, CEO e co-fondatore di Spotify, hanno espresso preoccupazione riguardo ai ritardi dell'Europa nell'Intelligenza Artificiale (IA), in una lettera pubblicata dall’Economist. Secondo i due leader della tecnologia, le politiche restrittive dell'UE potrebbero essere rischiose, soprattutto in un'epoca in cui il mancato investimento in IA potrebbe compromettere il futuro. 

Il messaggio nella lettera evidenzia l'importanza cruciale della tecnologia in questo momento. Sottolineano come l'IA abbia il potenziale di rivoluzionare il mondo, migliorando la produttività umana, accelerando il progresso scientifico e aggiungendo migliaia di miliardi di dollari all’economia globale. Tuttavia, avvertono che i benefici di quest'innovazione tecnologica potrebbero non essere equamente distribuiti. 

Stanno emergendo divari tra coloro che hanno accesso a questa tecnologia e coloro che non ne dispongono. Per Zuckerberg ed Ek, le organizzazioni europee potrebbero colmare questi divari sfruttando i modelli di IA open source, i cui codici sono pubblici. Questo potrebbe garantire una distribuzione più equa del potere tecnologico, evitando che si concentri solo in poche mani, e creare un terreno di gioco equo, come accaduto con Internet. 

I due CEO ricordano che Internet e la maggior parte delle grandi aziende tecnologiche funzionano su piattaforme open source. Prevedono che la prossima ondata di idee e startup sarà basata sull'IA open source, che permette agli sviluppatori di accedere alle ultime innovazioni a basso costo e offre alle istituzioni un maggiore controllo sui loro dati. Questo rappresenterebbe la migliore opportunità per sfruttare l'IA per stimolare il progresso e creare opportunità economiche e sicurezza per tutti. 

Tuttavia, gli autori del messaggio sollevano preoccupazioni riguardo alla frammentazione normativa in Europa, che potrebbe ostacolare l'innovazione e frenare gli sviluppatori. Le normative sovrapposte e le linee guida incoerenti rendono difficile per le aziende capire e aderire alle regole. Senza urgenti cambiamenti, avvertono, le aziende europee, gli accademici e altri potrebbero perdere la prossima ondata di investimenti tecnologici e opportunità di crescita economica.

(Redazione)

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