Hera ha annunciato di aver concluso l'anno 2023 con un utile netto di 417 milioni di euro, un incremento del 12% rispetto ai 372,3 milioni di euro dell'anno precedente.
Ricavi in contrazione
I ricavi del gruppo Hera nel 2023 sono stati di 14,90 miliardi di euro, mostrando un calo del 26% rispetto ai 20,08 miliardi di euro del 2022. Questa diminuzione è principalmente dovuta alla normalizzazione dei prezzi delle materie prime energetiche e dei volumi di gas, alla riduzione delle attività di intermediazione e al clima mite registrato nei primi mesi dell'anno.
Tuttavia, questa contrazione è stata parzialmente compensata dall'aumento dei volumi di vendita di energia elettrica, grazie alle attività commerciali legate alla vendita di servizi e soluzioni ad alto valore aggiunto per l'efficienza energetica e l'autoproduzione. Inoltre, l'aggiudicazione di due lotti del servizio di salvaguardia per il periodo 2023-2024 e del servizio a tutele graduali per la fornitura di energia elettrica alle microimprese a partire dall'1 aprile 2023 ha contribuito a questa tendenza positiva. Anche i ricavi del settore ambientale sono cresciuti, in particolare grazie alle nuove operazioni nel mercato industriale, iniziando dalla partnership con la modenese ACR.
Ebita
L'Ebitda è aumentato, passando da 1,30 miliardi di euro a 1,49 miliardi di euro. Questo incremento è dovuto al contributo complessivo delle aree energetiche per 169,4 milioni di euro, in particolare grazie allo sviluppo commerciale, alle gare nei mercati di ultima istanza e alle opportunità offerte dagli incentivi per i servizi energetici. Anche la buona performance dell'area ambientale, in crescita di 15,4 milioni di euro, il contributo del ciclo idrico per 9,5 milioni di euro e degli altri servizi per 5,4 milioni di euro, hanno contribuito all'aumento dell'Ebitda. L'Ebit ha registrato un aumento del 18% su base annua, raggiungendo i 741 milioni di euro.
Gli investimenti
Gli investimenti sono aumentati, passando da 709,55 milioni di euro a 815,8 milioni di euro, indirizzati principalmente a interventi su impianti, reti e infrastrutture. Gli sforzi per la crescita industriale nelle attività regolate del gruppo hanno portato a un aumento della RAB, che è salita a 3,33 miliardi di euro, con un aumento di 144 milioni di euro rispetto al 2022. Il consiglio di amministrazione ha proposto un dividendo di 14 centesimi per azione, in aumento rispetto ai 12,5 centesimi dell'anno precedente. Il pagamento del dividendo inizierà il 26 giugno, dopo il distacco della cedola il 24 giugno.
(Redazione)