La fine del rapporto tra lo Stato e Arcelor Mittal segnerà un punto importante nella complessa storia degli ex stabilimenti Ilva. Tuttavia, il vero ostacolo si presenterà dopo, quando il governo dovrà trovare investitori privati per garantire ad Acciaierie d'Italia un futuro stabile e competitivo. L'idea di una nazionalizzazione a lungo termine non è nelle intenzioni dell'esecutivo. L'obiettivo è che lo Stato prenda in mano l'azienda per guidarla verso una nuova struttura societaria. Il partner per questa operazione, tuttavia, resta da definire.
Gli avvocati di Invitalia e Arcelor Mittal stanno cercando di definire un divorzio consensuale che faciliti un'uscita pacifica dell'azienda franco-indiana. La settimana che sta per iniziare sarà cruciale. Il Governo ha stabilito come scadenza il 17 gennaio, mentre un nuovo incontro con i sindacati è previsto per il giorno dopo, in cui si potrebbe delineare il percorso da seguire. L'uscita concordata di Mittal permetterebbe di evitare un lungo contenzioso legale. Tuttavia, ciò aprirebbe la strada a sfide altrettanto complesse. Sono necessari fondi immediati, dai 320 milioni per le bollette e i fornitori, al miliardo per l'acquisto degli impianti Ilva. Sarà quindi necessario trovare nuovi partner in grado di fornire capitale e visione.
Oltre a Vulcan Green Steel e Metinvest, tra i nomi che si sono fatti negli ultimi giorni, c'è anche il Gruppo Arvedi, menzionato dal presidente della Federacciai Antonio Gozzi. Secondo Gozzi, non si può non pensare al Gruppo Arvedi, il più grande produttore italiano di prodotti piani e una delle realtà siderurgiche europee più affermate, per salvare l'ex Ilva. Nel 2017, Arvedi, insieme a Jindal, Cdp e Delfin, aveva fatto un'offerta per il polo di Taranto, come alternativa ad ArcelorMittal. Tuttavia, si scelse la compagnia franco-indiana perché, secondo i parametri europei, l'offerta contava più del piano industriale. Il Gruppo Arvedi ha chiuso il 2022 con ricavi per 7 miliardi e 756 milioni e un risultato netto di 640 milioni di euro. La principale azienda del gruppo, Acciaieria Arvedi, produce prodotti piani di acciaio al carbonio e ha registrato ricavi per 3,6 miliardi, in aumento del 20% rispetto al 2021.
(Redazione)