La tensione commerciale tra Stati Uniti e Cina continua a crescere, con Google attualmente nel mirino delle autorità cinesi che la accusano di presunte violazioni delle leggi antitrust. Questa notizia arriva in un momento di accresciuta instabilità, seguito alla decisione del Presidente Donald Trump di applicare un aumento del 10% sulle importazioni provenienti dalla Cina. In risposta, il Ministero delle Finanze cinese ha deciso di applicare tariffe aggiuntive del 15% sulle importazioni di carbone e gas naturale liquefatto provenienti dagli Stati Uniti, e dazi del 10% su petrolio greggio, attrezzature agricole e alcuni veicoli, a partire da lunedì 10 febbraio.
L'accusa
L'Amministrazione statale per la regolamentazione dei mercati della Cina ha avviato un'indagine su Google, sospettata di aver violato la legge antimonopolio del Paese. Tuttavia, la mossa sembra avere più un valore simbolico che effettivo, poiché le attività di Google sono bandite in Cina, dove può operare solo in collaborazione con partner locali, come ad esempio gli inserzionisti.
Trimestrali
Alphabet, la società madre di Google, sarà in primo piano oggi a Wall Street con la presentazione dei risultati del suo quarto trimestre. Gli analisti interpellati da Reuters prevedono un utile per azione di 2,13 dollari su ricavi di 96,6 miliardi per il trimestre, in aumento rispetto all'anno scorso. Si prevede inoltre un aumento dei ricavi pubblicitari e di quelli derivanti da Google Cloud.
Il rating degli analisti
Gli analisti staranno a guardare la crescita di Google Cloud, un settore cruciale per Alphabet, che cerca di guadagnare quote di mercato rispetto ai concorrenti Amazon e Microsoft. Recentemente, gli analisti di Jefferies hanno confermato il rating 'buy' e il prezzo obiettivo di 235 dollari sul titolo di Alphabet, ritenendo che la società stia assistendo a una crescente domanda per Google Cloud e che i suoi fondamentali sembrano migliorare con una solida spesa pubblicitaria.
Infine, ieri, gli analisti di Raymond James e di Bank of America hanno suggerito che la rapida ascesa di DeepSeek, un'azienda cinese leader nel campo dell'intelligenza artificiale, potrebbe spingere Alphabet a intervenire con maggiore urgenza sugli sviluppi dell'IA.
Analisi grafica
Nonostante le tensioni, le azioni di Alphabet rimangono stabili a Wall Street, con un prezzo che si aggira intorno ai 202 dollari. Il titolo della società ha registrato una crescita del 41% negli ultimi mesi, superando quella di Amazon (39%) e Microsoft (2%).
Confrontando la posizione delle quotazioni di Alphabet rispetto a due medie mobili, una di medio periodo (40 barre) ed una di lungo periodo (120 barre), si rileva che i movimenti recenti descrivono ancora una posizione a breve rialzista, in quanto il valore si trova ancora sopra la sua media di medio periodo. Il quadro generale sottostante è molto ben impostato al rialzo, con la media a medio periodo più alta di quella a lungo periodo, ed entrambe in crescita. Il titolo sembra continuare a muoversi in un canale di trend positivo, che dal suo inizio ha visto il valore salire del 22.44%. Le linee di resistenza e supporto comprendono il titolo in un canale ascendente davvero molto ben formato, con un trend abbastanza lungo che prosegue da 158 giorni. Chiusura negativa dell'ultima barra (-1.44%), in aumento i volumi, indicatore che dà maggiore significato alla barra di chiusura ribassista.
(Redazione)