Il Ministro Giancarlo Giorgetti ha recentemente preso parte al Forum Ambrosetti di Cernobbio, dove ha concluso l'edizione del 2023 presentando le direttive principali della prossima legge di bilancio. Questa non solo manterrà gli obiettivi chiave di finanza pubblica, ma si concentrerà anche su lavoro e natalità.
Durante l'elaborazione della manovra, è necessario tener presente l'effetto negativo di misure come il superbonus, che ha avuto un impatto considerevole sui bilanci statali e ha limitato la politica economica. Questo si aggiunge alle ripercussioni negative della pandemia, dei cambiamenti climatici e del conflitto in Ucraina, che ha alterato l'equilibrio dell'Europa.
Giorgetti ha espresso in modo esplicito il suo punto di vista sul superbonus, affermando che "siamo nella situazione in cui chi ha mangiato si è alzato ma ha lasciato il conto da pagare". Il costo totale di questa misura, introdotta nel 2020 dal governo Conte 2 con Gualtieri come ministro dell'Economia, è di circa 100 miliardi. Di questi, ne sono stati pagati 20, ma ne restano ancora 80 da saldare.
Il Ministro ha evidenziato come il Governo abbia preso decisioni coraggiose, da bonus edilizi al reddito di cittadinanza, consapevole del fatto che "il bilancio pubblico è la coscienza di una nazione e la nostra libertà economica dipenderà dal livello di debito pubblico che avremo in futuro".
Ha sottolineato l'importanza di incrementare la produttività attraverso il taglio delle "rendite", proteggendo allo stesso tempo le fragilità e promuovendo la crescita del Paese. Inoltre, ha affermato che l'Italia è impegnata a trovare un accordo che promuova la crescita e non solo la stabilità nel contesto della riforma del Patto di stabilità.
Riguardo ai dossier industriali, Giorgetti ha ricordato che le questioni riguardanti Ita e la rete Tim sono state risolte, "speriamo definitivamente". Ha inoltre rassicurato che il problema Mps verrà risolto, ma "senza farci dettare i tempi da nessuno e tantomeno dalla fretta".
Il Ministro ha infine discusso della tassa sugli "extra margini" delle banche, affermando che, nonostante possa essere migliorata, non accetterà che sia considerata ingiusta. Ha assicurato che alla fine, nella sua versione definitiva, sarà apprezzata da tutti.
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